Privati&Percorso Meccanizzato, Gaetano Milano: “…solo un ottuso può pensare a una finalità speculativa…”
Gaetano Milano è il Direttore della “Fondazione Sorrento” ed è stato tra i promotore di una SpA, la Sorinvest, costituita da una cinquantina di imprenditori interessati a concorrere alla progettazione e realizzazione del Percorso Pedonale Meccanizzato, l’opera che dovrebbe collegare il Porto di Marina Piccola con il Parcheggio di Piazza Lauro. Lo spunto per intervenire sulla questione, scrive Milano su facebook, glielo ha fornito il sindaco Massimo Coppola con l’articolo pubblicato sul settimanale Agorà da oggi in edicola col titolo “No ai privati, si all’opera pubblica“.
LA DICHIARAZIONE DEL SINDACO COPPOLA
“Sono perché l’opera sia pubblica, a servizio della città e dei sorrentini, quindi nell’interesse di tutti e non a favore di pochi. L’ho detto in consiglio comunale e qui lo ribadisco. Non dobbiamo lasciare nulla di intentato perché la realizzazione e, quindi, la proprietà siano pubblici“. (Agorà 24/7/2021)
IL COMMENTO DI GAETANO MILANO
“A proposito del P.P.M. (percorso pedonale meccanizzato) a Sorrento, il titolo di oggi su l’Agorà (no ai privati, si all’opera pubblica) mi è doveroso fare alcune precisazioni, di fronte a considerazioni e “cattivi pensieri” che sento fare. La contrapposizione pubblico-privato appartiene alla preistoria della politica. Nel frattempo la legislazione italiana ha previsto numerosi strumenti per mettere insieme il pubblico ed il privato nel realizzare infrastrutture di utilità pubblica essenziali, (appalto-concorso, concessione, finanza di progetto, società mista) anche per superare le criticità che entrambe le opzioni presentavano e presentano ed ottimizzarne le positività. Ciò detto, ribadisco che è nel pieno diritto e prerogativa dell’Amministrazione prevedere il solo intervento pubblico. Tuttavia, avendo partecipato alla costituzione della Sorinvest spa (composta da oltre cinquanta soci-imprenditori locali) è mio dovere ribadirne il senso e lo spirito con cui fu formata. La società è nata con lo scopo di partecipare all’eventuale bando pubblico, nel caso in cui il Comune avesse voluto accedere a forme di partecipazione mista, nel realizzare l’opera. Solo un ottuso può pensare ad una finalità speculativa legata all’operazione (con cinquanta soci di che parliamo) ma semplicemente una offerta di supporto (comunque eventuale in presenza della aggiudicazione di un bando per la individuazione del partner privato) alla parte pubblica nella realizzazione e gestione dell’impianto. La scelta diversa è del tutto legittima, il no ideologico a prescindere, ripeto, è frutto o di malafede o ignoranza. Speriamo che il Comune possa procedere speditamente e positivamente nella realizzazione dell’opera pubblica, io mi limito a rammentare a tutti (e spero di essere clamorosamente smentito) che di opere pubbliche di mobilità che funzionano bene ne vedo poche ed ancor meno ne vedo in termini di economicità e di vantaggio per i cittadini (penso alle funicolari di Napoli, all’Eav, alle varie cabinovie). Il futuro della Sorinvest resta nelle mani dei suoi soci (o si scioglie o si propone per altro) ma deve essere confutata e respinta la strumentale contrapposizione tra i neopaladini “del pubblico che è bello e giusto” e coloro che hanno creduto in questa proposta di ”impresa sociale “.