Spetta alla Regione Campania dare attuazione all’esenzione ticket per i check-up post Covid
La Regione Campania, come tutte le altre regioni, deve dare attuazione a quanto previsto dal Decreto Legge 25 Maggio 2021 n.73 (pubblicato in G.U. il 25 maggio e da tale data vigente) che riguarda le “Misure urgenti connesse all’emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali” e in particolare, con l’art. 27, l’esenzione dal ticket per due anni per tutti coloro che sono stati ricoverati in ospedale per la covid-19 al fine di controllare i postumi della malattia che richiede una serie di controlli clinico-diagnostici di cui il SSN si fa carico anche ai fini di un monitoraggio su quello che è stato definito “long Covid“. Le Asl non hanno ancora ricevuto direttive a riguardo che, ai fini dell’applicazione, saranno comunicate ai medici di famiglia che evidentemente dovranno contrassegnare con un apposito codice le prestazioni sanitarie che rientrano nell’elenco di quelle specificamente contemplate dal Governo. E’ evidente quindi che senza il provvedimento della Regione e, nello specifico, del Presidente Vincenzo De Luca, i destinatari di questa misura non potranno usufruirne nonostante la stessa sia già entrata in vigore.
Art. 27 del Decreto Legge 25 Maggio 2021 n.713
Esenzione prestazioni di monitoraggio per pazienti ex COVID
1. Al fine di garantire la presa in carico omogenea su tutto il territorio nazionale delle persone che hanno avuto un quadro clinico COVID-19 correlato, mediante un programma di monitoraggio dedicato tale da assicurare un’attività clinico-diagnostica assistenziale modulata in base alla severità della sintomatologia presentata, anche mediante la diagnosi precoce delle possibili sequele della malattia, il Servizio sanitario nazionale garantisce le prestazioni di specialistica ambulatoriale, comprese nei Livelli essenziali di assistenza, incluse nella tabella A, che forma parte integrante del presente decreto, senza compartecipazione alla spesa da parte dell’assistito, per un periodo di anni due, a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto.
2. L’erogazione delle prestazioni di cui al comma 1 è garantita nell’ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente, con la frequenza massima stabilita nella tabella A, variabile in funzione dell’evoluzione o dell’indicazione clinica, ai soli dimessi a seguito di ricovero ospedaliero non deceduti e guariti dal COVID-19.
3. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano attivano i programmi di monitoraggio previsti dal comma 1, per la presa in carico di pazienti COVID-19 di cui al comma 2, garantendo le prestazioni e le indicazioni riportate nella tabella A.
4. In considerazione dell’esigenza di comprensione, analisi e studio degli esiti della malattia COVID-19, par- ticolarmente rilevanti per gli effetti in termini di coordinamento delle risposte del Servizio sanitario nazionale, al termine del programma di monitoraggio di cui al comma 1, il Ministero della salute effettua studi mirati dei dati raccolti in forma aggregata con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.
5. Per l’applicazione di quanto previsto dal presente articolo è autorizzata per l’anno 2021 la spesa di euro 28.802.000, per l’anno 2022 di euro 24.993.000 e per l’anno 2023 di euro 4.441.000. A tal fine è conseguentemente incrementato, per gli anni 2021, 2022 e 2023 il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato per un importo corrispondente. Al finanziamento di cui al presente articolo accedono tutte le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, in deroga alle disposizioni legislative che stabiliscono per le autonomie speciali il concorso regionale e provinciale al finanziamento sanitario corrente, in proporzione al numero di prestazioni da erogare ai pazienti dimessi e risultati guariti dal COVID-19 come risulta dai dati dell’Istituto superiore di sanità alla data del 9 maggio 2021. La ripartizione complessiva delle somme di cui al presente articolo è riportata nella tabella B che costituisce parte integrante del presente decreto. Agli oneri derivanti dal presente comma per ciascuno degli anni 2021-2023, si provvede ai sensi dell’articolo 77.