Housing Sociale, la Procura di Torre Annunziata ricorre in Cassazione contro il dissequestro
La Procura di Torre Annunziata, com’era prevedibile, ha presentato due ricorsi in Cassazione avverso il provvedimento del Tribunale del Riesame che, meno di un mese fa, ha dissequestrato il complesso residenziale Housing Sociale prospettando così ai 53 assegnatari degli alloggi l’entrata in possesso degli immobili realizzati sul progetto dell’ing. Antonio Elefante. Ne riferisce oggi Dario Sautto su “Il Mattino” evidenziando, tra l’altro, che il dissequestro sarebbe avvenuto sulla base di un reato non ancora contestato fino al 6 maggio (lottizzazione abusiva). Nel frattempo per le 53 famiglie la prospettiva di entrare negli appartamenti non si è concretizzata in quanto la SHS ha chiesto di versare le dovute spettanze a saldo dell’acquisto inviando in tal senso una lettera a tutti gli acquirenti.
L’impossibilità di perfezionare i rogiti notarili con l’erogazione dei mutui ha però praticamente bloccato l’iter di assegnazione. La prospettata opzione di versare una quota mensile a scalare sul maggior valore da saldare in attesa che la querelle giudiziaria giunga al termine sembra un’ipotesi non fattibile. Oltre al procedimento giudiziario in corso (per il quale sono indagate 15 persone tra amministratori comunali, tecnici e consulenti) si aggiungono ora i due ricorsi della Procura che, se accolti, invaliderebbero il dissequestro rimettendo in discussione l’intera operazione immobiliare. C’è ovviamente tensione tra tutti i protagonisti di questa vicenda sul cui esito finale davvero non ci sono certezze. In tale situazione era piuttosto scontato che nessun istituto bancario si esponesse al rischio di erogare mutui per immobili su cui pende la prospettiva di un nuovo sequestro giudiziario e una pronuncia del tribunale sulla presunta illegittimità urbanistica dell’opera.