La Giornata Nazionale in ricordo delle vittime della pandemia

Un anno fa il nostro Paese e il mondo intero entravano in una delle stagioni più drammatiche che si ricordi dal dopoguerra a causa della pandemia provocata dal coronavirus con cui stiamo vivendo oggi la terza ondata.  Rispetto a un anno fa stiamo combattendo la covid sul doppio fronte: quello dell’assistenza socio-sanitaria agli ammalati più circostanziata rispetto all’inizio e quello, importantissimo, della prevenzione con il vaccino cui si sta sottoponendo la popolazione e al quale dovranno sottoporsi tutti e in tutte le nazioni se vogliamo debellare questo mostro. In questo giorno il nostro pensiero commosso va a tutte le vittime della pandemia che, sin qui, abbiamo purtroppo registrato quasi in ogni città d’Italia.

L’impegno collettivo per far fronte a questa gravissima situazione rappresenta l’unica risposta per vincere questa sfida, per tornare ad essere quelli che eravamo, ma armati di una consapevolezza nuova e soprattutto di una rinnovata voglia di vivere e di realizzare i nostri obiettivi, i nostri sogni e soprattutto quelli dei nostri ragazzi. Soprattutto quelli dei nostri giovani costretti a una forzata segregazione per scongiurare i rischi di un contagio che resta altissimo e soprattutto pericoloso per la salute e per la vita di tutti.
Oggi più di ieri dobbiamo sacrificarci tutti per scongiurare che il virus possa arrecare altri e ben più gravi danni a tutti noi ed è perciò con questo spirito che dobbiamo sottoporci alla vaccinazione per continuare a lavorare alla rinascita generale.
Un anno fa neanche immaginavamo quello che ci aspettava e soprattutto che durasse tanto tempo. Oggi neanche sappiamo esattamente quando finirà, ma rispetto all’anno scorso sappiamo come combattere il virus e lo stiamo facendo con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione. Non molliamo, neanche per un istante, e aiutiamoci l’un l’altro perchè solo in questo modo possiamo guardare con ottimismo al futuro. (PinP)