Campania

Draghi dice no a De Luca sull’acquisto diretto del vaccino Sputnik: è materia nostra e dell’Europa!

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Vincenzo De Luca

Mario Draghi

Anche il sindaco Massimo Coppola aveva applaudito all’annuncio in diretta streaming dell’intenzione del governatore della Campania Vincenzo De Luca di vaccinare tutti i residenti nelle aree turistiche della regione grazie all’acquisto del vaccino Sputnik per il quale la Regione ha già opzionato una mega fornitura che sarà operativa sul piano contrattuale non appena l’Ema e l’Aifa avranno dato l’ok al suo impiego. Queste le parole del sindaco Coppola: “L’idea del presidente Vincenzo De Luca di vaccinare tutta la popolazione di Ischia, Capri, Procida, penisola sorrentina e costiera amalfitana, a prescindere dalle fasce d’età, per far ripartire il turismo, non può che trovarci d’accordo. Anche perché accoglie la nostra proposta, formulata nel corso dell’evento inaugurale degli Stati Generali del Turismo. Si tratta dell’unica strada percorribile per superare l’emergenza sociale ed economica che i nostri territori stanno attraversando. Ci auguriamo che la Campania arrivi presto alla dotazione di vaccini aggiuntivi, in modo da programmare una concreta ripartenza“.

Non appena la notizia dell’iniziativa di De Luca è giunta alle orecchie del premier Mario Draghi è scattata immediata la controffensiva con l’alt a Governatore nel proseguire con l’acquisto diretto (e di conseguenza di poterlo somministrare a tutti i residenti delle zone turistiche regionali) in quanto materia di competenza degli Stati a livello europeo e poi perchè ci vorranno ancora diversi mesi prima che questo vaccino ottenga il via libera per la somministrazione. In un batter d’occhio sono sfumate le aspettative di quanti già guardavano alla prospettiva di una vaccinazione di massa che avrebbe consentito la riapertura generale e la ripresa dell’attività turistica rilanciano tutta l’economia ad esso legata.

Di questo passo, considerati i tempi con cui si muove il Governo, parlare di Costiera covid free e di ripresa del turismo non sta nè in cielo nè in terra e le conseguenze di questa diatriba tra regione e governo metteranno a dura prova la capacità di tenuta del sistema socio-economico locale.

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