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Presente e futuro del Turismo peninsulare: partono Sorrento e Vico Equense con i loro progetti

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Sorrento e Vico Equense scendono in campo per promuovere il rilancio turistico delle loro città dopo la crisi della covid che ha praticamente azzerato l’economia turistica ovunque in Italia, nel resto d’Europa e del Mondo. E’ sicuramente importante ripensare al settore e alla ricollocazione dell’offerta turistica dei territori a livello nazionale e internazionale, nonostante il coronavirus continui a dilagare, a mietere vittime e soprattutto a bloccare la mobilità che rappresenta la pre-condizione su cui si fondano tutta l’attività e l’economia turistica. Se la gente non può muoversi, se non può spostarsi liberamente viene meno il concetto stesso di vacanza.

Alfonso Iaccarino (foto di M. De Angelis)

Primi a scendere in campo sono stati gli Amministratori di Sorrento, capitale turistica della Penisola Sorrentina, che ha affidato le politiche per il turismo a un personaggio di fama internazionale qual è lo chef pluristellato Alfonso Iaccarino da alcuni mesi assessore al turismo della Città del Tasso.

Una scelta qualificante e carica di significato oltre che di implicazioni e che colloca la città di Sorrento in una posizione di vantaggio rispetto alle altre località non soltanto per il suo nome e per il suo storytelling, ma anche perchè Iaccarino, conosciuto e apprezzato in mezzo mondo, coltiva relazioni internazionali che lo rendono di per sè un eccellente ambasciatore di Sorrento oltre che del gusto e della gastronomia stellata. La sua prima iniziativa è stato l’annuncio di realizzare un brand identificativo di Sorrento in grado di consentirne la facile e suggestiva identificazione da parte di un’utenza internazionale evidentemente considerata pronta a recuperare la sintonia con la terre delle sirene e a riscoprirne il fascino.

Annalisa Donnarumma

A seguire l’annuncio del sindaco Massimo Coppola di un’iniziativa altisonante e che si preannuncia molto accattivante: gli Stati Generali del Turismo che, in forma digitale, inizieranno il 2 marzo con una serie di incontri con esperti e addetti ai lavori per una valutazione della situazione e, si presume, per l’elaborazione di una proposta sulla cui realizzazione dovranno cimentarsi Sindaco, Assessore e l’intera Amministrazione di concerto, si auspica, con gli operatori del territorio. Passiamo a Vico Equense dove l’Assessore al Turismo Annalisa Donnarumma ha annunciato l’iniziativa di realizzare un “brand turistico” della città che sarà promosso attraverso i social network da una società specializzata, la Marketing Italia.

Si tratta di una delle più performanti società di valorizzazione e di promozione territoriale cui la Città di Vico intende affidare la mission di rilanciare la propria immagine e la propria offerta turistica confidando nell’esperienza maturata sul campo per generare attenzione e attrazione delle location. Anche qui non appena il progetto assumerà la propria connotazione se ne valuterà l’efficacia.

A questo punto alcune considerazioni sono d’obbligo investendo il rilancio turistico della Penisola Sorrentina una trasversalità di interessi che hanno titolo a partecipare ai progetti il cui successo è condizionato da una molteplicità di fattori e che non sono misurabili in uno stretto arco di tempo, tanto più quando si convive con una situazione di emergenza sanitaria che condiziona pesantemente qualunque scelta di natura politico-amministrativa, imprenditoriale, comunicativa.

Ancora una volta le Amministrazioni peninsulari si dimostrano incapaci di misurarsi congiuntamente su un problema che, più di qualunque altro, le chiama tutte direttamente in causa e mai come in questo caso “parlare un medesimo linguaggio e programmare una stessa strategia comunicativa” è un obbligo più che un’opzione. A meno che non si intendano perseguire solo obiettivi e strategie municipalistiche che davvero nulla hanno a che vedere con un progetto qualificato e di ampio respiro per rilanciare l’immagine di Sorrento e dell’intera Penisola Sorrentina sugli scenari nazionali e internazionali. Un’operazione che, oltre a testimonial, a società specializzate e originalità delle proposte, richiede una regia unitaria e la disponibilità di cospicui investimenti finanziari se l’intento condiviso è quello di conseguire un obiettivo concreto e duraturo che veda agire sullo stesso fronte, con ruoli e responsabilità differenti, pubblico e privato secondo una direttrice univoca come unico è il territorio di cui stiamo parlando per fare sistema col resto delle eccellenze territoriali che sono la Costiera Amalfitana, le isole di Ischia, Capri e Procida, Pompei, il Vesuvio tanto per restare nello “stretto del circondario“.

Realtà che oggi hanno più o meno tutte lo stesso problema quantunque i punti di forza e di debolezza di ciascuna di esse sono peculiari e dipendenti da un’eterogeneità di fattori che però fanno la differenza e che in una ipotetica classifica di attrattività turistica non collocano certo la Penisola Sorrentina in posizioni di vertice.

Quindi il primo suggerimento che le eccellenze schierate sul terreno di gioco da parte delle Amministrazioni di Vico e di Sorrento  dovrebbero dare è appunto quello di unire energie e risorse finanziarie per lavorare a un programma ambizioso che, se deve fondarsi anche sul lancio di un nuovo brand, ne elabori uno che sia identificativo di tutta quest’area il cui fascino, nell’insieme, è oggettivamente unico al mondo! (1 – continua)

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