Napoli

Antonio Bassolino rompe gli indugi e annuncia: “Mi candido sindaco a Napoli”

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Antonio Bassolino

La notizia era nell’aria, neanche tanto nascosta visto il crescendo di movimentismo di un personaggio del calibro di Antonio Bassolino e oggi è arrivato l’annuncio ufficiale: “Mi candido a Sindaco di Napoli. Fare il Sindaco è stata l’esperienza più importante della mia vita e sento il dovere di mettermi al servizio della città: con la passione di sempre e con la testa rivolta in avanti. Napoli prima di tutto, prima di ogni interesse di parte. Siamo dentro una crisi senza precedenti. Si apre una fase nuova per il Paese e a Napoli serve una svolta, in primo luogo sul piano economico-sociale e civile. È difficile ma è possibile, con l’impegno di tutti: quando vogliamo e si crea il giusto clima di collaborazione sappiamo fare come e meglio di altri. È dunque fondamentale chiamare a raccolta le forze migliori e valorizzare le energie giovani: è nelle loro mani il nostro futuro”.

E’ la prima vera risposta all’annunciata, ma non ancora ufficializzata candidatura del magistrato Catello Maresca alla guida di un’area civica di centro-destra dove i partiti ancora nutrono dubbi sulla richiesta dell’aspirante sindaco di non avere liste con contrassegni di partito. In alto mare invece la scelta del candidato del centro-sinistra dove tra PD e Movimento 5 Stelle potrebbe maturare la scelta di puntare su Roberto Fico presidente della Camera dei Deputati anche se il PD vorrebbe candidare un proprio esponente senza pregiudicare l’intesa con i 5 Stelle. Ormai la corsa per la tornara amministrativa di maggio-giugno entra nel vivo. Saranno oltre 1200 le città chiamate al voto che coinciderebbe con il picco di campagna vaccinale e una pandemia che, al di là di qualche incoraggiante segnale, non sembra ancora pronta a soccombere. Anzi, l’avanzata di varianti resistenti e minacciose, può provocare ulteriori criticità e indurre la politica nazionale a rinviare di qualche mese la chiamata elettorale per non compromettere il lavoro svolto e garantire sicurezza pubblica. In ogni caso aspettare oltre non è possibile per cui i motori dell’organizzazione elettorale sono praticamente in fase di pieno riscaldamento!

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