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Da domani in Penisola scuole superiori chiuse per tutelare studenti, docenti, personale ausiliario e famiglie

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Lunedì 1 febbraio le scuole superiori della Penisola Sorrentina non riprendono l’attività in presenza a seguito delle ordinanze dei Sindaci che hanno decretato un mese di proroga della DAD al fine di scongiurare un aumento di casi di contagi covid che nei comuni peninsulari sono in costante aumento. La ragione di questa decisione va ricercata soprattutto nelle criticità legate alla mobilità sui mezzi pubblici che interessano la popolazione scolastica che confluisce negli istituti costieri anche dall’area stabiese-torrese e vesuviana. Meglio scongiurare il verificarsi di ulteriori positività, è stato il ragionamento dei Sindaci, visto che già abbiamo registrato casi di contagi per docenti, personale amministrativo e anche studenti. Anche in altre realtà della provincia di Napoli, a partire da Castellammare di Stabia, sono state assunte analoghe decisioni per cui si confida nel fatto che, quest’ulteriori sacrificio per il mondo della scuola, possa servire a contenere un’escalation di contagi che preoccupa le autorità amministrative e sanitarie.

In qualche realtà, come per esempio all’Istituto Nautico “N. Bixio” di Piano di Sorrento, sembra si siano registrate tensioni tra il personale docente e la dirigenza scolastica in merito alla decisione di quest’ultima di aver disposto che, fatta eccezione per coloro che provengono da altre realtà con mezzi pubblici o vivano situazioni di criticità familiare, i docenti devono svolgere la DAD dalla scuola e non dal proprio domicilio. Decisione che il Sindacato UIL Scuola RUA avrebbe formalmente contestato alla dirigente scolastica rivolgendosi anche alla Direzione Regionale USR della Campania. L’allarme dei primi cittadini è giustificato dall’imprevista impennata di contagi che si sta registrando quotidianamente in tutti i Comuni peninsulari, conseguenza evidentemente di assembramenti durante le festività natalizie i cui effetti a catena si stanno manifestando ovunque coinvolgendo interi nuclei familiari.

Un’altra preoccupazione è dovuta al fatto che risultano casi di soggetti positivi al covid o familiari di positivi che non si attengono alle regole della quarantena e continuano a svolgere le proprie attività in presenza di sintomatologie lievi o addirittura asintomatici che, però, conservano intatto il loro potere infettivo. Insomma gli appelli al buon senso piovano da ogni parte, ma il rispetto delle regole appare sempre di più un optional così come il disinteresse a tutelare le fasce più deboli ed esposte della popolazione.

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