Rivolta dei Ristoratori contro l’Ordinanza di De Luca che proroga la “zona arancione” in Campania
Questa volta Vincenzo De Luca ha esagerato confermando per la Campania la “zona arancione” da stamane al 23 dicembre quando poi scatteranno i divieti da “zona rossa” per le festività natalizie decise dal Governo. A ribellarsi sono stati i ristoratori che si erano preparati, con acquisti e personale, ad accogliere i clienti da stamattina e per i prossimi 3 tre giorni in vista dell’annunciata “zona gialla” per tutt’Italia. Invece ieri De Luca ha emanato l’ordinanza N°98 con cui conferma i divieti sanitari dal 20 al 23 dicembre che impediscono ai ristoratori di accogliere nei propri locali la clientela. Capri e Anacapri si sono ribellate e i Sindaci hanno avallato le aperture da stamattina appellandosi al Decreto Legge del Governo. Ovunque è rivolta contro la decisione di De Luca la cui fermezza sul fronte anti-contagio è nota e anche apprezzata, ma in questa circostanza avrebbe dovuto annunciare, prima della decisione del Governo, che in Campania le cose non sarebbero cambiate e questo sicuramente sarebbe stato criticato, ma alla fine accettato. Invece l’ordinanza regionale successiva al decreto governativo suona a beffa per migliaia di operatori che si sono trovati spiazzati dalla decisione del Presidente ed hanno sostenuto spese che, diversamente, non avrebbero fatto permanendo la regione in “zona arancione”. Il danno ora è stato fatto e questo acuisce tensioni sociali vanificando quello di buono che la Campania ha fatto in questa seconda ondata pandemica.