A Sant’Agnello i Vigili Urbani sequestrano un immobile a Mariano Pontecorvo
SANT’AGNELLO – A Via San Vito i Vigili Urbani sono intervenuti ponendo sotto sequestra una parte di un immobile di proprietà di Mariano Pontecorvo, imprenditore e consigliere comunale a Sorrento. Un circostanziato esposto del WWF aveva acceso i riflettori su un’operazione edilizia considerata irregolare nonostante l’esistenza delle autorizzazioni amministrative in base alle quali Pontecorvo, subito dopo l’intervento dei VV.UU., ha immediatamente annunciato di voler chiedere il dissequestro. La Procura della Repubblica di Torre Annunziata dovrà comunque procedere a ulteriori accertamenti anche alla luce del dettagliato esposto dell’Associazione ambientalista che, sempre a Sant’Agnello, ha fatto esplodere il caso dell’housing sociale abusiva.
Pontecorvo a marzo scorso ha subito un altro sequestro giudiziario, questa volta a Sorrento per le opere in corso nel Vallone dei Mulini di cui è proprietaria la società Maccheronificio Srl dello stesso Pontecorvo. Insomma attività imprenditoriali che probabilmente mal si conciliano con le funzioni pubbliche svolte e che sempre più spesso chiamano in causa entrambi i Comuni, Sorrento e Sant’Agnello. Occorrerà pertanto far luce sull’iter amministrativo della pratica edilizia tenendo presente la peculiarità di queste vicende santanellesi dove, a fronte di autorizzazioni regolarmente rilasciate dagli uffici, vengono successivamente rilevate anche macroscopiche irregolarità e incongruenze rispetto agli strumenti urbanistici vigenti.
E’ questo il caso per esempio dell’housing sociale che, a dispetto della presunta regolarità autorizzatoria, si è rivelata addirittura, secondo la Procura di Torre Annunziata e il Tribunale del Riesame, un’opera completamente abusiva con tutte le conseguenze che ne sono derivate. Sempre a Sant’Agnello c’è un’altra vicenda edilizia che coinvolge Pontecorvo e riguarda la realizzazione di un albergo per anziani attualmente in una fase di stallo e su cui ha svolto una dettagliata inchiesta il blog talepiano portando alla luce l’esistenza di un “partenariato politico-imprenditoriale” dietro l’operazione. Anche questa vicenda è attenzionata dalla magistratura e potrebbe dar luogo a sviluppi.