Il Bonus ai lavoratori stagionali del turismo… facciamo un po’ di chiarezza!
La certificazione Unilav (Comunicazione Obbligatoria Unificata Lav) sta al centro della discussione per l’assegnazione ai lavoratori stagionali dei bonus di 600€ da parte dell’Inps per l’emergenza covid-19. Una parte di questi lavoratori è stata infatti esclusa dal contributo per cui si è registrata una forte mobilitazione civile diretta a ottenere il riconoscimento del bonus a coloro che ne sono stati esclusi. Sull’emergenza stagionali sabato scorso si è svolta a Sorrento, per iniziativa del Sindacato CUB, una manifestazione (con tutti i crismi di legge) finalizzata ad accendere i riflettori sulla crisi che ha investito questi lavoratori e che riguardano diversi settori di attività, dai dipendenti alberghieri e ristorativi agli NCC e così via.
Il 31 maggio sull’argomento è intervenuto Rosario Lotito, portavoce del Movimento 5 Stelle, che ha dichiarato: “…Poi é arrivato il COVID-19 ed improvvisamente é venuto fuori il marcio che si nasconde dietro a tale comparto, si scoprono contratti irregolari, codici UNILAV errati, finti part-time e chi piu ne ha più ne metta. Purtroppo, grazie a queste irregolarità, tantissimi lavoratori si trovano a dover affrontare questa crisi senza la possibilità di poter accedere agli aiuti Governativi. Siamo al paradosso che tra dipendenti della stessa azienda alcuni percepiscono i sussidi ed altri no. Uno dei principali motivi per cui molti stagionali non possono contare sui sussidi Governativi é perché hanno un codice o una qualifica errata nell’ UNILAV. Questo errore, volontario o involontario, può essere corretto da parte dei consulenti del lavoro senza alcuna sanzione così come previsto dalla nota Ministeriale di maggio 2012, ma alcuni consulenti inspiegabilmente si rifiutano di apportare tale modifica adducendo motivazioni alquanto fumose. Ma cosa si nasconde dietro questo rifiuto di modificare l’ UNILAV? Come mai i datori di lavoro non insistono più di tanto con i loro consulenti ad effettuare tale modifica?Mi riservo il compito di fare chiarezza su tale vicenda. Non dimentichiamoci che i lavoratori del turismo sono i veri danneggiati da questa emergenza e non certo i ricchi imprenditori i quali ad oggi nulla hanno fatto a favore dei loro dipendenti in difficoltà“.
Gli interrogativi di Lotito sulla certificazione Unilav meritano una risposta altrimenti gli interessati, cioè i lavoratori, non riescono a comprendere le ragioni della loro esclusione dal bonus e non si individua la strada più idonea per consentirgli di ottenerlo. Perchè non si modifica il codice UNILAV, chiede Lotito? La ragione è semplice: tale modello viene compilato telematicamente da parte del datore di lavoro o dai suoi consulenti, dev’essere trasmesso all’Inps al massimo 24 ore prima dell’assunzione di un qualunque dipendente e il codice indicato specifica la natura del rapporto lavorativo instaurato con ciascun lavoratore. In una struttura alberghiera (o ristorativa, etc…) che lavora per tutto l’anno i lavoratori assunti possono (ed hanno) codici unilav differenziati in base alle esigenze, legittime, del datore di lavoro che ne assume alcuni a “tempo determinato” (e che non hanno quindi la qualifica di stagionali) ed altri cosiddetti “stagionali“. Questa è la differenza sostanziale e il discrimine che si è registrato tra i percettori del bonus e gli esclusi. La modifica ex post del codice Unilav, come chiede Lotito per far ottenere il bonus anche ai lavoratori che ne sono stati esclusi dall’Inps per il motivo su indicato, è praticamente impossibile perchè costituirebbe un “falso” rispetto a quanto originariamente e formalmente dichiarato all’atto di assunzione e alla conseguente disciplina del rapporto lavorativo instauratosi tra datore di lavoro e dipendente.
Approfondire il tema sulla contrattualistica lavorativa nel comparto turistico sarebbe interessante e utile visto che coinvolge migliaia di famiglie in Penisola Sorrentina, ma anche per tutte le altre implicazioni, evidenti o meno, note o meno note! I consulenti degli imprenditori conoscono esattamente il problema e la loro resistenza ad apportare modifiche alla certificazione Unilav sono quindi legittime e comprensibili per gli effetti che ne derivano su loro stessi, sulle aziende e sui lavoratori. Piuttosto l’emergenza pandemica ha portato alla luce una problematica su cui occorrerebbe fare meno demagogia se si hanno veramente a cuore le sorti dei lavoratori del turismo come dichiarano tutte le parti in causa. Un suggerimento concreto alla soluzione del problema bonus per gli stagionali è venuto, per esempio, dalla proposta che i segretari del PD della Penisola Sorrentina hanno inoltrato ai vertici regionali e nazionali del Partito chiedendo che nel prossimo decreto venga specificato che anche questa tipologia di dipendenti del turismo venga inclusa tra gli aventi diritti al bonus. Questo rappresenterebbe il modo più corretto, trasparente ed efficace per risolvere la questione.
NOTA: L’Inps ha chiarito che eventuali “correzioni” alle dichiarazioni Unilav potevano essere effettuate entro il 23 febbraio 2020, successivamente è da escludersi.