Penisola Sorrentina, Sindaci d’accordo per lavorare insieme nei settori strategici
La politica peninsulare è vicina a una svolta? Stando a quanto annunciato prima di Piergiorgio Sagristani e poi da Giuseppe Tito sembrerebbe proprio di si: i sei sindaci della Penisola Sorrentina hanno deciso di pianificare il governo del territorio, per il momento, per sei macroaree di attività suddividendo in capo a ciascuno la responsabilità di coordinare i relativi settori. Cominciamo proprio da Tito, che è anche consigliere metropolitano, cui incombe la responsabilità di pianificare le politiche truibutarie e di finanza locale in modo da renderle più omogenee.
Del resto l’impegno di Tito nella gestione del Piano Strategico dell’Area Metropolitana ha dato ottimi risultati per i Comuni peninsulari e proseguire su questa strada razionalizzando anche le politiche tributarie che riguardano famiglie e imprese significa intervenire in un settore strategico per una finanza locale sempre più improntata su una gestione territoriale. Giuseppe Cuomo, com’era prevedibile, si occuperà di turismo. Non poteva essere diversamente e in questo senso il primo cittadino di Sorrento già ha assunto una serie di iniziative sia di monitoraggio della situazione sia di sensibilizzazione dei livelli regionale e nazionale stante la vocazione prevalentemente turistica dell’economia sorrentina e peninsulare in generale.
A Lorenzo Balducelli, primo cittadino di Massa Lubrense, toccherà occuparsi delle politiche di sviluppo dell’area, settore che ovviamente implica una visione a trecentosessanta gradi del territorio costiero e delle potenziali peculiarità connesse alle altrettante criticità fra cui, ovviamente, la mobilità che rappresenta il punto debole di qualunque ipotesi di crescita socio-economica dell’area.
Per Vincenzo Iaccarino, sindaco di Piano di Sorrento, protagonista di una brillante performance nella gestione dell’emergenza covid-19, si tratterà di occuparsi di sanità che rappresenta un argomento caldo sia per la pandemia e tutto quanto si è dovuto organizzare per la gestione dell’assistenza a livello territoriale sia per la prospettiva dell’Ospedale Unico di cui la Regione Campania ha indetto il bando di gara con una spesa che supera i 65 mln di euro e rivoluzionerà il sistema sanitario territoriale.
Per il sindaco di Sant’Agnello Piergiorgio Sagristani la sfida è quella di pianificare una nuova politica per l’ambiente, terrestre e marino, della penisola sorrentina che proprio in questa emergenza ha dimostrato di essere vitale e soprattutto risorsa preziosa su cui investire secondo logiche di sostenibilità applicate a tutti i settori di pubblico interesse. L’attenzione di Sagristani all’ambiente, di recente ribadito con enfasi anche sui media, è antica e fanno del primo cittadino santanellese un interlocutore credibile anche rispetto al mondo ambientalista dove col WWF è stata realizzata l’Oasi in Città, primo esempio di un parco naturale urbano in Italia.
Infine Andrea Buonocore, sindaco di Vico Equense, dovrà occuparsi di coordinare le politiche socio-assistenziali che mobilitano, attraverso la società di servizi appositamente costituita dai Comuni dell’area a livello di Piano Sociale di Zona, decine e decine di milioni di euro per politiche di pubblica assistenza che, proprio alla luce dell’emergenza, vanno ripensate e rimodulate rispetto anche alle “nuove povertà” emerse per il covid-19.
Quello compiuto dai Sindaci è sicuramente un significativo passo avanti sul piano del governo politico-amministrativo territoriale e che, se ben gestito e soprattutto coerentemente attuato, può rappresentare una novità molto importante per i destini dell’area. In questa suddivisione di responsabilità, a meno che sia incorporato in uno dei sei settori individuati, manca la Protezione Civile che proprio nella pandemia ha dimostrato di essere un servizio fondamentale per il concorso che i volontari hanno dato e continuano a dare proprio ai Comuni. Su questo aspetto però esiste già un sistema strutturato per la gestione delle emergenze organizzato a livello municipale con i Centri Operativi Comunali (C.O.C.) e per le situazioni più gravi con i Centri Operativi Misti (C.O.M.). Quest’ultimo in Penisola Sorrentina è individuato nel Comune di Piano di Sorrento che, all’occorrenza, assume il coordinamento della protezione civile comprensoriale.