Italia

Il Governo resta in sella…fallisce la spallata del centro-destra per far cadere Bonafede e Conte

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Alfonso Bonafede
Alfonso Bonafede

C’era da aspettarselo il dietro front di Matteo Renzi che, dopo aver minacciato per giorni sfaceli illudendo il centro-destra sulla possibile caduta del Governo, non solo ha votato la fiducia al Ministro della Giustizia Bonafede, ma ha ribadito lealtà e sostegno al Premier Conte. Le posizioni dei diversi gruppi parlamentari sono apparse subito chiare e il Ministro ha difeso con i denti la legittimità e correttezza del proprio operato rivendicando meriti nel contrasto alla mafia attraverso la nuova legislazione approvata dal Parlamento.

Matteo Renzi
Matteo Renzi

Dal voto la maggioranza esce più compatta tant’è che si è parlato di una specie di “voto di fiducia” più che di un voto di sfiducia che legava indissolubilmente la sorte politica del Ministro a quella dell’intero Governo che stamattina ha visto pubblicato in Gazzetta il Decreto Rilancio che stanzia 55 mld di Euro in attesa degli sviluppi europei che potrebbero tradursi in un contributo a fondo perduto di 100 mld. Il sospetto che Renzi abbia negoziato il voto di fiducia è stato più volte evidenziato anche nella discussione sulle mozioni, ma è evidente il bluff di Italia Viva che giammai è pronta ad andare alle urne che ne decreterebbero la sconfitta. Registriamo il commento a caldo dello scrittore Raffaele Lauro col quale stiamo approfondendo gli sviluppi di questa delicatissima partita politica sul presente e sul futuro dell’Italia.

Raffaele Lauro
Raffaele Lauro

Lauro: “Voteremo contro le mozioni di sfiducia al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ma riconosciamo al centrodestra e ad Emma Bonino di aver posto temi veri. Non ci interessa un sottosegretariato, ma sbloccare i cantieri. Quando portiamo delle idee, non stiamo cercando visibilità!”. Accipicchia! Con questa stupefacente e contraddittoria motivazione, il senatore Matteo Renzi, leader di Italia Viva e principale “levatore” del Governo Conte, ha tentato di giustificare il no del suo gruppo alle due mozioni di sfiducia al ministro Bonafede. Si tratta della classica ”excusatio non petita, accusatio manifesta”! Cosa ci stanno a fare i ministri renziani nel governo, le belle statuine lacrimanti? Non potrebbero loro proporre le preziose idee dell’ex-premier in seno al Consiglio dei Ministri, quando vengono discussi e definiti i provvedimenti legislativi, dei quali sono corresponsabili? Non stupisce affatto questa ennesima incoerenza di Renzi, ultima di una lunga serie, che gli ha fatto dilapidare la credibilità politica, ormai prossima allo zero, e tradire la residua fiducia dei cittadini! Una domanda all’illustre senatore fiorentino, raffinato cultore di Dante Alighieri: in quale cerchio dell’inferno, il Sommo Poeta, se potesse, la collocherebbe? Forse il nono? Con alleati siffatti, il Governo Conte galleggerà, per continuare a fare danni al nostro paese, ancora a lungo, persino con a bordo un ministro della Giustizia, diventato una “lame duck”, un’anatra zoppa!“.

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