Sorrento

Sorrento, Luciano Propoli scrive una Lettera Aperta al Sindaco Giuseppe Cuomo

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luciano_propolidi Luciano Propoli

Giuseppe Cuomo
Giuseppe Cuomo

Egr. avv. Giuseppe CUOMO, mi rivolgo a Lei in qualità di organo monocratico a cui è affidata la gestione del Comune ed è a capo del Governo insieme alla giunta e al Consiglio Comunale. Premesso che nel paese in cui siamo cittadini tutto nasce da quel testo costituzionale che sancisce in modo netto che la Repubblica Italiana riconosce e garantisce i Diritti inviolabili dell’uomo. Da qui nascono tutte le leggi che regolano i nostri rapporti tra cittadini e cittadino e istituzioni. Sappiamo tutti però, che tra il dire e il fare c’è di mezzo la realtà, che impone appunto una visione più realista. Non sempre la nostra Costituzione viene rispettata, soprattutto nella parte relativa ai nostri diritti. Ci sentiamo spesso spaesati e frustrati. Ma non per questo dobbiamo dimenticarci che possiamo agire per legge nel momento in cui riteniamo che un nostro diritto venga violato.
Pongo all’attenzione vostra il:
Decalogo del buon amministratore
1. Gli amministratori lavorano per il benessere e lo sviluppo delle comunità locali. Si impegnano a dedicare la massima attenzione ad aiutare chi ha più bisogno: chi precario, chi vittima della crisi, chi ha la famiglia numerosa, chi solo, chi debole.
2. Il buon amministratore sa che governare significa affrontare i problemi della comunità, sa che è meglio un’idea buona messa in pratica che un ‘idea ottima rimasta incompiuta. Che amministra deve saper prendere decisioni anche scomode: l’impegno a fare ciò che è necessario viene prima dalla ricerca del consenso.
3. Serve trasparenza totale nei bilanci così che i cittadini sappiano esattamente come vengono spesi i soldi e perché.
4. Chi ha incarichi nell’amministrazione è legato ad un patto di onestà e trasparenza. Non compie atti che possono portagli interessi o guadagni, non favorisce nessuno. Mantiene con tutti gli interlocutori un rapporto di seria disponibilità.
5. Chi è pubblico amministratore deve mantenere al primo posto l’interesse della collettività, costruendo un rapporto collaborativo con gli altri livelli di governo, nell’interesse della comunità che guida,collaborando con tutte le istituzioni, anche di segno opposto alla propria.
6. Anche se di colore politico diverso, una nuova amministrazione deve impegnarsi a portare a termine ogni intrapresa iniziativa avviata dall’amministrazione precedente che risulti utile per la comunità.
7. È necessario dare spazio ai giovani preparati, meritevoli e disposti a crescere e a portare avanti idee e logiche nuove facendo squadra, sostenendosi a vicenda, dedicandosi alla formazione come modello di progresso della comunità.
8. Non si può amministrare senza una proficua collaborazione con la pubblica amministrazione, la Chiesa, l’Università, gli istituti di cultura, le organizzazioni di categoria e le associazioni. I buoni amministratori danno spazio alle scuole di politica, ai luoghi di dibattito, agli strumenti per acquisire una competenza sui problemi del territorio.
9. Un buon amministratore deve tagliare le spese e gli sprechi del sistema amministrativo. La questione della sobrietà dell’amministrazione va posta anche a livello personale: irrinunciabile per gli amministratori un nuovo stile di comportamenti, di sobrietà, di eticità della politica rispetto al tema dell’ambiente e del risparmio dei consumi. Su questo fronte chi governa deve dare l’esempio.
10. Chi ha incarichi nell’amministrazione deve essere trasparente e saper comunicare tutto quanto concerne il suo lavoro, nella piena disponibilità del dialogo con i cittadini, non solo con quelli che sono i suoi elettori. Così assume una piena responsabilità di fronte ai cittadini e favorisce la loro partecipazione.
Arrivato a questo punto mi chiedo, ma soprattutto Le chiedo, crede che in questo suo decennale di amministratore abbia rispettato una di queste norme? Io dico di NO, anzi abbia fatto tutto il contrario, evadendo in pieno il principio del Buon Amministratore, naturalmente in piena sintonia con la sua giunta. In attesa di un suo riscontro e non escludendo un dibattito aperto anzi gradito”.

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