Sorrento, l’avv. Antonio Maresca smonta la proposta de Il Ponte: è una sciocchezza!
SORRENTO – E’ a dir poco sconcertato l’avvocato Antonio Maresca nel leggere e commentare la richiesta che la lista “Il Ponte” di Mariano Pontecorvo ha formulato al Sindaco e all’Amministrazione con grande evidenza social-mediatica. “Non voglio offendere nessuno, lungi da me, ma questa iniziativa de “Il Ponte” è semplicemente ridicola per ragioni politiche e tecniche. Non so davvero più cosa aspettarmi da questi Amministratori che per dieci anni hanno gestito il Comune dando prova esclusiva, a mio avviso, di essere la peggiore amministrazione di sempre che Sorrento abbia mai avuto”.
Avvocato, qual è la critica politica che rivolge al Ponte?
“Il Ponte è un sodalizio politico fondato oltre dieci anni fa da Mariano Pontecorvo che oggi è consigliere di maggioranza, ma che è stato anche assessore ed è uno dei pilastri su cui si è retta la maggioranza del sindaco Giuseppe Cuomo in questi dieci anni svolgendo un ruolo decisivo, penetrante sul piano amministrativo. L’assessore Emilio Moretti è espressione del Ponte in un settore nevralgico della pubblica amministrazione e mi fermo qui…
Allora per rispondere al Sindaco Cuomo, o offrirgli un assist, che sta in campagna elettorale per le regionali, si sono inventati un documento politico-tecnico per dire quello che invece dovrebbe fare essendo parte assai attiva dell’Amministrazione, a prescindere dalla fattibilità delle cose che propongono. Siamo davvero all’assurdo: si invertono i ruoli tra chi deve fare e non fa e chi magari propone soltanto perchè non ha la facoltà di operare e neanche viene tenuto in considerazione. Quindi bocciati politicamente perchè si tratta soltanto di una presa in giro dei cittadini.
E sul piano tecnico qual è la sua critica?
“L’ho definita una macroscopica fandonia. Leggiamola: “Rilevato che il comune ha alcune proprietà immobiliari che potrebbero essere utilizzate, direttamente (ove ciò sia possibile) o meglio indirettamente (mediante l’utilizzo a scopo di garanzia degli immobili) al fine di costituire un apposito fondo di garanzia per i mutui che i cittadini sorrentini vorranno contrarre con istituti bancari privati. In particolare si ipotizza una dotazione iniziale per il richiamato fondo di almeno 4 milioni di Euro sufficiente alla garanzia di circa 2000 mutui per un importo ciascuno di 20.000 euro. La somma appostata dovrà servire esclusivamente quale garanzia del rimborso del mutuo che sarà ad intero carico del cittadino sorrentino che ne ha fatto richiesta”. Uamen ra’ pall! L’ennesima presa in giro sbandierata tanto per dire qualcosa mentre sarebbe stato meglio tacere. E spiego subito il perchè. Il Comune può prestare solo le garanzie espressamente ammesse dalla legge (principio di legalità), osservando la parità di trattamento tra i creditori (principio di imparzialità) senza compromettere la gestione del patrimonio pubblico (principio di buon andamento). Gli enti locali possono prestare fideiussioni laddove il debito da garantire sia stato contratto da soggetti terzi (aziende da essi dipendenti, società di capitali costituite ai sensi dell’art. 113 del TUEL) allo scopo di finanziare investimenti, come la realizzazione di opere pubbliche. Possono altresì rilasciare fideiussioni gli enti locali capofila nel contesto di emissioni obbligazionarie realizzate in pool con altri enti.
I comuni non possono rilasciare garanzie reali perché lesive del principio di imparzialità e di buon andamento, perché i creditori dell’ente locale sono tutti uguali e il discrimine fra essi può essere solo quello cronologico, in quanto se vi fosse anche un solo creditore munito di un pegno su di un bene (del patrimonio disponibile) dell’ente locale, questo altererebbe il principio di imparzialità compromettendo il buon andamento dell’agire pubblico.
In definitiva vogliono ancora prendervi in giro, perché la proposta è inattuabile oltre che priva di senso pratico laddove con un ipotetica concessione di garanzia di 4milioni di euro si vorrebbero garantire mutui per 40milioni”.
E allora che si fa?
“Allora dovrebbero avere il coraggio di fare mea culpa e riconoscere che hanno proposto una sciocchezza. Chiedano al super esperto nominato dal Sindaco per programmare la fase 2 e ci facciano sapere se stiamo ubrichi noi o loro, oppure se l’hanno sparata grossa solo per prendere qualche like e per alimentare la loro campagna elettorale”.