Cuomo cavalca l’onda leghista della protesta per “tornare a lavorare”, ma…
Il Sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo si immedesima sempre di più nella dimensione politico-culturale leghista e quindi sposa la linea del leader Matteo Salvini del “noi vogliamo lavorare” e il “governo ce lo impedisce“, quasi che la pandemia da covid-19 fosse soltanto un brutto sogno e non la cruda realtà che stiamo vivendo in ogni angolo del Paese e del mondo. Per cavalcare il comprensibile, ma sicuramente non condivisibile, malcontento di un’imprenditoria turistica ansiosa di ritornare al “tutto come prima“, Cuomo ha sottoscritto l’anatema contro il Presidente del Consiglio dei Ministri in modo da allinearsi perfettamente con Salvini.
Insieme ai 26 sindaci delle località balneari più importanti d’Italia il sindaco di Sorrento è entrato a muso duro nella polemica col Premier: “In una lettera indirizzata al capo del Governo, ai ministri competenti e ai presidenti delle rispettive Regioni chiediamo di individuare soluzioni immediate, altrimenti ci troveremo a settembre con un intero sistema che sarà al collasso – spiega Cuomo – Non escludiamo nei prossimi giorni azioni eclatanti, per risvegliare l’attenzione del Governo. Stiamo perdendo credibilità internazionale e assistendo alla fuga prossima dei turisti verso destinazioni più organizzate. Chiediamo che il Governo Conte ci ascolti. Noi sappiamo già come intervenire nei nostri territori. Siamo in grado di operare in sicurezza con i nostri operatori, ci bastano date e regole certe e noi saremo i primi a farle rispettare. Fateci lavorare. Questo chiediamo ora per i nostri operatori, per i nostri lavoratori, per le imprese“.
Quali sarebbero le altre località dove starebbe dirigendosi il turismo straniero che prima veniva in Italia e a Sorrento Cuomo e gli altri Sindaci non lo spiegano visto che uno dei problemi principali che si dovranno affrontare sarà quello di persuadere i turisti a tornare a viaggiare prima ancora che rassicurarli sulle norme igieniche che saranno garantite. Il problema per Sorrento e per la Costiera, a volerla dire tutta, è anche quella di riuscire a proporsi in maniera originale rispetto alle politiche sin qui svolte dall’Amministrazione sorrentina che ha investito milioni di euro in eventi e iniziative che sicuramente non potranno ripetersi nell’immediato e che non rappresentano la molla utile a riaccendere l’interesse dei turisti per la Costiera post-covid. Piuttosto la nuova realtà e dimensione ambientale di queste settimane dovrebbe indurre a una riflessione serena e oggettiva sulle reali ragioni per cui terra e mare si presentano come mai visti prima! Fosse che fosse che propria la sospensione dell’attività turistica ad aver restituito vivibilità al territorio e disinquinamento atmosferico e marino? Sono domande cui, a tempo perso, qualcuno dovrebbe pur dare una risposta!