Coronavirus, Conte decreta l’Italia “Zona protetta” fino al 3 aprile
Da oggi l’Italia è “zona protetta” a seguito del Decreto del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte – N° 9 del 9 marzo 2020 – che ha estesa a tutto il Paese le misure restrittive originariamente adottate per le zone rosse della Lombardia e del Veneto colpite dall’emergenza coronavirus. Un provvedimento annunciato nella serata di ieri e che ha l’obiettivo di ridurre all’essenziale i contatti tra le persone da oggi al 3 aprile con la speranza di riuscire a contenere i contagi che aumentano di giorno in giorno anche a seguito della “fuga in massa” dal nord al sud che rischia di provocare un’epidemia nazionale.
La sostanza del problema è che per un’eventuale, possibile escalation dei contagi il sistema sanitario non dispone delle strutture di terapia intensiva e di rianimazione necessarie a permettere il ricovero e l’assistenza di tutti gli ammalati. Da stamattina bar e ristoranti potranno restare aperti dalle 6 alle 18 dopodichè è chiusura obbligatoria. Nello stesso tempo sono vietati assembramenti di più persone senza il rispetto della distanza di sicurezza e l’accesso agli esercizi commerciali è consentito purchè con le dovute cautele. Sospese tutte le celebrazioni civili e religiose e anche i funerali (solo benedizione in casa della salma senza visite e trasferimento al cimitero senza corteo). Sospese anche le attività sportive e i campionati nazionali. Non ci sono problemi di approviggionamento alimentare, soltanto di regolamentazione negli accessi per le ragioni ormai evidenti e che purtroppo non sembrano ancora ave fatto preso sulle coscienze dei cittadini. Centri commerciali chiusi nei week-end. Un’Italia che, per il momento, è il secondo paese più colpito dal coronavirus dopo la Cina mentre il contagio riguarda le altre nazioni che fino a questo momento apparivano meno colpite o hanno mascherato la reale situazione.