Sorrento alle urne, Marco Fiorentino si candida: “restituiamo alla città il suo ruolo e il suo protagonismo”
SORRENTO – Marco Fiorentino torna in campo e lo fa con una conferenza stampa molto partecipata e nella quale risponde a ruota libera a tutte le domande indicando la strada che intende perseguire in questa nuova avventura elettorale che fa calare il sipario sul decennio di Giuseppe Cuomo. E’ un Fiorentino in forma quello che si presenta all’appuntamento con i cronisti e che va immediatamente al sodo indicando quali sono i problemi che intende affrontare se dovesse essere eletto sindaco di Sorrento tra qualche mese.
In primis restituire vivibilità alla città, migliorarne la qualità della vita, contrastare decisamente il traffico con un piano mobilità adeguato alle esigenze di Sorrento, di chi ci vive e di chi ci opera, qualificare i beni pubblici, in primis la Regina Giovanna (acquistata dalla sua Amministrazione per 3 mln di euro e lasciata abbandonata in questi dieci anni), restituire alla città un protagonismo nuovo, il ruolo che le compete rispetto al resto della Penisola, affrontare il problema dell’emergenza casa (da decenni non si realizzano fabbricati pubblici a Sorrento) e quello dello spopolamento a vantaggio di un turismo che invade senza nulla lasciare alla città.
C’è bisogno di gestire con oculatezza le risorse finanziarie per destinarle a interventi utili, in grado cioè di trasformare Sorrento in sintonia con l’immagine che dà di sè e che ha bisogno di un sostanzioso restyling. Per farlo ci vogliono persone all’altezza e su questo Fiorentino rivendica non solo la sua passione e la sua freschezza anagrafica, ma anche quell’esperienza che messe insieme diventano la garanzia per rimettere immediatamente in corsa l’Amministrazione insieme a un gruppo di persone qualificate e professionalmente all’altezza della sfida. Nessuna persona sola la comando (è solo speculazione affermare il contrario), ma un team affiatato in grado di dare risposte sollecite e adeguate alla situazione.
Fiorentino mostra di avere ben chiare le idee su quello che serve alla città, su quello che non serve è altrettanto chiaro: apertura a tutti per confrontarsi e redigere un programma, tutti fuorchè la Lega in cui non si identifica nè si identifica Sorrento! Pronto a parlare con tutti e a predisporre un programma concreto di opere, interventi e politiche che esaltino i punti di forza della città bisognosa di tornare ad essere una realtà attraente per un turismo di qualità e rispettoso di chi vive in loco. Fatta eccezione per la Lega Fiorentino lascia aperte tutte le porte al confronto delle idee, anche a quelle di cui non si parla come per esempio qual è il destino di strutture immobiliari che vengono dismesse e che non si sa che fine faranno. Il riferimento è all’Ospedale di Sorrento (va bene l’Ospedale Unico che era stato pensato già nel passato per dare una risposta utile al territorio) che una volta libero dalla sanità può diventare qualunque cosa, ma questo deve trovare il Comune attento e attivo.
Per esempio perchè non ipotizzare di realizzarvi il nuovo Comando dei Carabineri e pià in generale delle forze dell’ordine invece di distruggere altre aree verdi! Se ne discuta pubblicamente, è l’appello di Fiorentino, perchè anche se il Comune non è proprietario dell’immobile deve avere voce in capitolo sul suo futuro! Lo stesso dicasi per l’immobile di Via Marziale (svuotato dall’Enel che Terna sta realizzando altrove) per il quale il Comune avrebbe dovuto garantirsi il diritto di prelazione all’acquisto per disporre di una struttura in grado di soddisfare un fabbisogno immobiliare pubblico reale. Bisogna discutere, confrontarsi, questo è l’appello di Fiorentino che non trascura di chiarire anche la sua situazione di presunta incompatibilità per la vicenda del 1° Maggio 2007 e il debito pendente col Comune. “Attendo con fiducia l’esito della sentenza d’appello – è stato il suo ragionamento – perchè ritengo di essere dalla parte della ragione e i lgiudizio è prossimo all’uscita. Qualora però dovessi aver torto, allora pagherò il dovuto al Comune per sgomberare il campo da qualunque equivoco“.