Terremoto giudiziario a Sant’Agnello, la Procura sequestra l’housing sociale
Mentre l’Amministrazione preparava la festa per la consegna dei 53 appartamenti dell’housing sociale a Sant’Agnello (in programma sabato prossimo) ci ha pensato la Procura di Torre Annunziata, in persona del Procuratore della Repubblica facente funzioni Pierpaolo Filippelli a “fare la festa” a tutti firmando un decreto di sequestro preventivo del complesso residenziale ubicato in Via G. M. Gargiulo e attuato dalla Polizia Giudiziara questa mattina. Sigilli apposti ai 53 appartamenti, a 67 parcheggi pertinenziali interrati, a una palestra, a una serra didattica e a svariati volumi pertinenziali, specifica la nota della Procura.
Qualche settimana fa ad accendere i riflettori sulla vicenda era stato Il Fatto Quotidiano con un circostanziato articolo di Vincenzo Iurillo che lasciava presagire imminenti sviluppi alla luce di una serie di denunce presentate dagli ambientalisti e di analoghe vicende edilizie verificatesi in altri Comuni, tutte bloccate con ricorsi amministrativi al Tar.
Il comunicato stampa a firma del Procuratore Filippelli ricostruisce nei dettagli la storia: “…Il procedimento penale prende le mosse da plurime e articolate denunce presentate dall’Associazione Italia Nostra e dal WWF che segnalavno numerose illegittimità amministrative nel procedimento di formazione del permesso a costruire n.19/2016 rilasciato alla società SHS srl dal responsabile UTC di detto Comune, tali da rendere l’imponente intervento edilizio in sostanziale contrasto con il PUT della costiera sorrentino-amalfitana e con la legge regionale n.19/09. Il permesso a cotruire n.19/2016 trova la sua genesi del PUA adottato dalla giunta comunale di Sant’Agnello con delibera n.90 del 3/8/2015. Nel corso dell’interinstaurato per l’approvazione di detto strumento pianificatorio le citate associazioni formulavano specifiche osservazioni, rilevando che in via M.B. Gargiulo, su area inquadrata dallo strumeno comunale come C/2, l’intervento prospettato nel PUA, vale a direun intervento di housing sociale, ai sensi dell’art.7 della l.r. n.19/09, in liogo di quello previsto dal PRG di edilizia economica epopolare ovvero destinata a soddisfare le esigenze indicate dall’art. 9 della l.r. n.35/87 lettere b) e c) (recupero di vani malsani o sovraffollati) non appariva conforme agli articoli 9 e 12del PUT L.R. 35/87).
Le doglianze delle suddette associazioni si rivelavano fondate alla luce della decisione della Corte Costituzionale n°11/2016 che, sebbene emessa in relazione alla legge regionale 15/2015 /ex legge sui sottotetti), si pronunciava in termini generali in ordine alla inapplicabilità delle norme derogatorie della legge 19/09 nei territori sottoposti al PUT, rendendo di fatto il PUA approvato con delibera 90/2015 non conforme al Put e come tale contra legem.
I funzionari del Comune di Sant’Agnello e della locale Soprintendenza non tenevano conto della sopravvenuta illegittimità del piano attuativo posto dai privati a fondamento dellerichiesta di permesso a costruire, ed invero il 16/02/2016, sulla scorta del parere favorevole reso dalla Soprintendenza per i beni archeologici e per il paesaggio di Napoli in sede di conferma di servizi in data 26/01/2016, veniva rilasciata dal tecnico comunale l’autorizzazione paesaggistica n. 4/2016 propedeutica al successivo rilascio del permesso a costruire ,17/2016 del 13 dicembre 2016. Quest’Ufficio ha dunque disposto il sequestro preventivo dell’intero complesso edilizio in corso di esecuzione in quanto realizzato sulla base di un PUA, di un’autorizzazione paesaggistica e di un permesso a costruire totalmente illegittimi e contrastanti con le norme di legge e con gli strumenti di pianificazione.
Il provvedimento cautelare è stato disposto in via d’urgenza, sussistendo la concreta e attuale necessità di impedire che i lavori attualmente in corso in esecuzione fossero portati a compimento con notevole aggravio del carico urbanistico, considerata la natura e l’entità dell’imponente intervento edilizio”. Progettista dell’opera l’ing. Antonio Elefante che è considerato la mente ideatrice delle housing nell’area stabiese-sorrentina, progetti che fino a oggi si sono infranti nei rigori della legge. Solo Sant’Agnello mancava all’appello e probabilmente la decisione annunciata sui social della festa inaugurale del parco residenziale ha accelerato la decisione della Procura di intervenire per far luce sull’intero iter amministrativo a livello comunale e di Soprintendenza.