Al congresso-farsa della Lega ci pensa Bossi a rivendicare l’identità antimeridionale del Partito!
La natura e lo spirito antimeridionale della Lega di Salvini hanno rifatto “capolino” al congresso lampo del partito indetto per mettersi al riparo dal problema “debito con lo Stato“, alias la restituzione dei 49 mln di euro frodati dalla Lega Nord con la falsificazione dei rendiconti elettorali e altri marchingegni. A confermare il disprezzo nei confronti del Sud non è stato uno qualunque, ma il padre fondatore della Lega, Umberto Bossi, pronunciando la frase sui meridionali che vanno aiutati in casa loro altrimenti straripano come gli Africani.
Il tutto condito col sorrisetto di Salvini che ben si è guardato dal prendere pubblicamente le distanze da questa dichiarazione, circostanza che invece ne avrebbe consacrato la novità con il cambio di passo decisivo verso un partito a dimensione nazionale e non razzista. Salvini non l’ha fatto e quindi vale, e resta, quello che ha detto Bossi come è stato rilanciato sui media e sui social senza suscitare una presa di distanza anche da parte di quel mondo dell’informazione che sta tirando la volata a Salvini per una restaurazione necessaria a salvaguardare un sistema sempre più colluso tra politica e malaffare! In politica le cose non accadono mai a caso, nè si possono considerare espressioni o frasi che hanno “natura identitaria” per la Lega alla stregua di un incidente: la base nordista doveva essere galvanizzata con un richiamo alle origini e solo Bossi poteva farlo per tutti proprio in virtù della malattia che l’ha colpito e che lo rende praticamente immune da critiche. Il sorrisetto di Salvini è stato perciò l’espressione di un “grazie” al presidentissimo a vita anche di questa nuova Lega, per cui il Mezzogiorno abbia consapevolezza di tutto ciò e ne sappia trarre le conseguenze! Diversamente ognuno sceglie il proprio destino, soprattutto quando questa scelta passa attraverso l’esercizio democratico del voto!