Sorrento, Paolo Esposito “consigliere del popolo” ispeziona l’asilo nido
SORRENTO – Paolo Esposito è consigliere comunale da circa 10 mesi a Sorrento ma si sta distinguendo come il più attivo esponente dell’opposizione a incalzare la maggioranza del sindaco Giuseppe Cuomo con una molteplicità di iniziative a livello amministrativo e nella città definendosi “consigliere del popolo” a voler sottolineare il significato autentico del proprio impegno pubblico. Nel mirino di Esposito c’è la “Casta” politica e burocratica sorrentina al centro dei suoi atti ispettivi e delle sue iniziative improntate alla ricetta della “trasparenza” praticata e non predicata. Stamattina Esposito si è recato al Capo di Sorrento per rendersi conto della gravità della situazione asilo nido. Dopo aver letto il documento dei dipendenti comunali, la lettera dei Sindacati, Esposito ha voluto rendersi conto direttamente della vicenda. “Le condizioni sono peggiori di quello che si poteva immaginare. Non appena arrivato ho scorto un cancello pieno di ruggine: eppure stiamo parlando di un plesso destinato ad asilo nido per bambini piccoli. Poi il pavimento senza mattonelle e che versa in uno stato pietoso, indecoroso… un vero abbandono. Insomma degli spazi e dei locali in cui è difficile operare nel migliore dei modi. Anzi“. Ne è scaturito un susseguirsi di domande e risposte per capire le ragioni di ciò che ha determinato la presa di posizione dei sindacato e delle lavoratrici.
Ad una domanda sul “perché vi interessate solo adesso della vicenda?” Paolo Esposito ha replicato: “Solo alcuni mesi fa sono stato nominato, ma che seguirò con attenzione la grave situazione chiedendo direttamente alla segretaria generale un rapporto dettagliato ed i tempi della soluzione dei problemi”. Il consigliere Esposito ha concluso il sopralluogo con un senso di amarezza soprattutto perchè “…fino a oggi nessun amministratore pubblico si è interessato seriamente della vicenda. Eppure parliamo dell‘asilo nido comunale che per anni e anni è stato il fiore all’occhiello del Comune di Sorrento, oggi irriconoscibile: questo non è giusto perché stiamo parlando di bambini di tenera età“. La battaglia continuerà vista anche la ferma presa di posizione dei sindacati.