Sorrento, denuncia di Marevivo: amianto nelle acque blu di Marina Grande
SORRENTO – L’Associazione Marevivo Penisola Sorrentina ha documentato un gravissimo attentato ai danni del mare della Marina Grande, insignita per la prima volta con la Bandiera Blu 2019: una canna fumaria e grosse lastre di eternit sversati illegalmente nel mare a pochi metri dalla riva. “Mare nostrum, mare monstum. A ridosso di uno dei palcoscenici più belli della Campania, famoso per le riprese di Pane, Amore, e… con la Loren e Vittorio De Sica ed ai giorni nostri per i Premi “Caruso” e “Biagio Agnes”, ed ancora per avere ospitato, a giugno scorso, il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa per la cerimonia di assegnazione per il secondo anno consecutivo, della “Bandiera Blu” , ignoti sversano a mare una canna fumaria ed alcune lastre del velenosissimo Eternit. VIDEO
Una “abitudine” quella di liberarsi del superfluo a mare combattuta dai volontari di Marevivo che in mesi di duro lavoro avevano bonificato completamente i fondali di Marina Grande da quintali di rifiuti coinvolgendo nell’operazione pescatori, abitanti della zona e soprattutto le scuole del territorio, per creare una nuova coscienza ambientalista. Il ritrovamento delle lastre, filmate da volontari dell’Associazione, presieduta da Maria Rosaria di Natale, che conta ben 80 iscritti, tra cui espertii subacquei, è stato oggetto di una dettagliata denuncia alle competenti autorità, che si allega.
Che cosa sta succedendo nel mare di Sorrento dove in questi ultimi anni, grazie all’attivismo del consigliere Luigi Di Prisco (oggi presidente del consiglio comunale) la bonifica dei fondali marini aveva consentito di raggiungere l’ambizioso obiettivo della Bandiera Blu? Possibile un calo di attenzione da parte delle autorità amministrative una volta venuto meno il “cane da guardia” del mare di Sorrento che con l’impegno di centinaia di volontari e forze dell’ordine era riuscito ad arginare gli sversamenti illegali che tanti danni producono all’ambiente e al mare? E’ un interrogativo che si devono porre in Municipio per rafforzare l’impegno a tutela del mare e attuare politiche di più serrato controllo per scongiurare la contaminazione delle acque con tutti gli effetti che ne conseguono.
LA DENUNCIA DI MAREVIVO
Alla Stazione dei Carabinieri di Sorrento
Al omando di Polizia di Sorrento
All’ Ufficio Locale Marittimo di Sorrento
Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli
Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziatal Comando della Guardia di Finanza – Tenenza di Massa Lubrense
Per conoscenza – Al Sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo
ATTO DI DENUNCIA
La sottoscritta Di Natale Maria Rosaria, in qualità di legale rappresentante della delegazione “Sorrento – Penisola Sorrentina” dell’ Associazione ambientalista Marevivo Onlus , con sede in Sorrento (NA) alla via Fuorimura n.5, in ragione dello scopo principale perseguito dall’associazione stessa , consistente nella tutela e valorizzazione della natura e dell’ambiente con particolare riferimento all’ambiente marino, e t enuto conto che da anni la delegazione è stata promotrice di numerose pulizie dei fondali marini a Sorrento ed in particolare presso la Marina grande, espone quanto segue.
In occasione di un’immersione subacquea effettuata dal nostro socio fondatore Antonino Maresca in data 11.10.2019 in località Marina grande di Sorrento, presso lo specchio d’acqua antistante il molo dei pescatori, al lato est del pontile di ferro, in corrispondenza della banchina antistante i bagni pubblici, sono stati rinvenuti rifiuti pericolosi, illegalmente abbandonati, ed in particolare una canna fumaria, lastre ed altri frammenti in eternit, come si evince dalla documentazione fotografica allegata.
Tutto ciò premesso, la Sig.ra Maria Rosaria di Natale, nella qualità di cui sopra
SPORGE FORMALE DENUNCIA
contro ignoti , per i reati p.e.p . dagli artt. 192 e 255 d.lgs. 152/2006 e per tutte le altre fattispecie di reato che le autorità vogliano ravvisare nei fatti sopra rappresentati.
Si allega:
– Documentazione fotografica attestante l’ abbandono dei rifiuti.