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A Meta Pd nella bufera, nuove adesioni a Italia Viva: il PD nomina reggente Antonio D’Aniello

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Antonio D'Aniello PD
Antonio D’Aniello

Salvatore Maresca
Salvatore Maresca

META – Acque agitate nel circolo PD per la decisione del subcommissario provinciale Salvatore Barbato di nominare Antonio D’Aniello, consigliere comunale PD a Piano di Sorrento, reggente-responsabile del tesseramento (alias commissario) a seguito delle dimissioni dell’ormai ex segretario cittadino Paolo Trapani che risalgono a fine maggio. Una decisione che giunge con notevole ritardo rispetto alla decisione di Trapani che la scorsa settimana ha ufficializzato il suo passaggio nelle file di Italia Viva di Matteo Renzi di cui è diventato il referente a Meta.

Tony Cocorullo
Tony Cocorullo

A seguirlo un’altra esponente storica del PD metese, Maria Teresa Russo e, a sorpresa, anche il capogruppo consiliare Tony Cocurullo che darà voce in consiglio comunale al nuovo partito.

Paolo Trapani
Paolo Trapani
Giuseppe Tito
Giuseppe Tito

La notizia della nomina di un reggente ha scatenanto un putiferio anche perchè, statuto alla mano, si tratterebbe di una decisione che contrasta con quanto prescritto e con quanto è stato fatto dallo stesso Trapani all’atto delle sue dimissioni, comunicate al PD provinciale con l’indicazione della reggenza del circolo affidata a Salvatore Maresca quale componente più anziano del direttivo (ai sensidell’art. 13 comma 3 dello statuto PD della Campania). Uno schiaffo in faccia quindi al circolo, ma anche allo stesso sindaco PD di Meta, Giuseppe Tito (che è anche consigliere metropolitano del PD napoletano) senza considerare che Meta vanta una propria esponente in seno alla Direzione Nazionale del PD,

Angela Aiello
Angela Aiello

l’assessora Angela Aiello. Tutti bypassati senza essere neanche interpellati dal sub commissario per cui cresce il sospetto che dietro questa operazione possa esserci una manina ispiratrice che abbia spinto il provinciale in questo senso nel tentativo di gestire la fase riorganizzativa e il tesseramento del circolo. Sull’accaduto non ha nascosto il proprio disappunto lo stesso sindaco Tito che ha chiesto spiegazioni per cui la querelle è evidenemente destinata a ulteriori sviluppi.

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