M5S-PD: da alleanza di governo a intesa politica strategica per l’Italia
Poche ore dopo la fiducia al Governo Conte 2 il Ministro Dario Franceschini ha rilanciato: costruiamo un’alleanza politico-elettorale tra PD e M5S. Forse si è espresso troppo presto, ma Franceschini non è un Salvini qualunque e se ha parlato una ragione dev’esserci e anche valida. Probabilmente un’intesa organica tra i due partiti della maggioranza anche nella fase elettorale regionale è la soluzione ottimale per sbarrare la strada alla destra sovranista e scongiurare anche la possibile scissione del PD se Renzi dovesse insistere su questa strada. Allo stato attuale si tratta di una prospettiva interessante e utile, al Paese e ai due partiti. Questi ultimi sono entrambi bisognosi di non disperdere consensi e di non ritrovarsi contrapposti nel momento elettorale mettendo inevitabilmente a rischio l’intesa di governo.
Con il Premier Conte l’Italia può recuperare quella stabilità e serenità di cui ha bisogno per affrontare al meglio le grandi sfide che l’attendono, tornando ad essere protagonista in Europa e non già l’ultima ruota del carro per colpa di Salvini e Meloni. Nell’accettare questa sfida del PD il Movimento 5 Stelle può compiere quel passaggio vitale per trasformarsi in uno dei pilastri della democrazia italiana, capitalizzando esperienze e proponendosi come forza di governo affidabile e all’altezza del compito. Al contrario la deriva populista e sovranista di una destra fascista rischia di essere inevitabile.