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ANSA, riflettori accesi sull’affaire Vallone dei Mulini Sorrento

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Vallone dei Mulini
Vallone dei Mulini

(ANSA) – SORRENTO (NAPOLI), 12 LUG – Hanno protestato per attirare l’attenzione finalizzata alla tutela del Vallone dei Mulini a Sorrento: tra i manifestanti il consigliere di opposizione Paolo Esposito, il responsabile del Wwf Claudio D’Esposito, assieme a diversi rappresentanti di associazioni ambientaliste e società Onlus della città, e il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. Ecco che stamani emerge dagli uffici comunali una disposizione che blocca i lavori. Una lettera degli uffici dell’edilizia privata del comune di Sorrento, datata 19 giugno scorso, protocollo 24749, dove si intima “la sospensione del procedimento di formazione del titolo silente conseguente alla S.C.I.A. prot. 20475 del 20 maggio 2019. Intimazione alla sospensione di attività pratica edilizia n.301/19. Motivata da una verifica preliminare della pratica. Disponendo 10 giorni per ricevere il materiale. Si legge tra l’altro “Trascorso tale termine la pratica sarà ritenuta inefficace e archiviata“. I sorrentini vorrebbero sapere qual è la situazione reale di un bene di importanza strategica per la città. Una richiesta che si intreccia all’ironia degli abitanti che emerge dalle pagine Facebook in cui i cittadini si sono sbizzarriti a ipotizzare le soluzioni e gli utilizzi più strampalati. La storia del Vallone dei Mulini inizia nel 2012 quando l’assessore comunale Mariano Pontecorvo compra per una somma dì poco più di 300 mila euro il Vallone dei Mulini dal proprietario, un privato. Ma sin dal 1924 due particelle del Vallone appartengono al comune di Sorrento. Il luogo è d’incanto. Poco lontano dalla piazza principale, piazza Tasso. E ha una particolarità per la ricchezza di flora, alcune piante quasi introvabili altrove. Ci sono antichi mulini. Un fascino che lo pone tra i luoghi più fotografati dai turisti. Ai primi di giugno di quest’anno arriva il via ai lavori, richiesti a nome della società “Il Maccheronificio Srl” per il recupero degli antichi fabbricati ubicati nel fondo del Vallone dei Mulini. Si parla di restauro e risanamento, la licenza è riferita a un’area di interesse pubblico “2” del Put. A cui si aggiunge anche il parere favorevole da parte della commissione locale per il Paesaggio. Un’autorizzazione che lascia intendere dalla Soprintendenza finalizzata solo alla conservazione della struttura esistente, obbligando una serie di paletti circa le opere da realizzare. Poi arriva un nulla osta di lavori di pulizia. I cittadini chiedono cosa diventerà il Vallone dei Mulini e se è tutto regolare. (ANSA).

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