Vallone dei Mulini, fuoco incrociato di Comune, Regione e Parlamento sull’affaire
SORRENTO – L’operazione Vallone dei Mulini cui sovrintende la società “Macheronificio Srl” finisce al centro di un vero e proprio fuoco incrociato di interrogazioni a livello comunale, regionale e parlamentare oltre che di una denuncia del WWF Terre del Tirreno. A Sorrento è stato il consigliere di opposizione Paolo Esposito a firmare la richiesta di informazioni indirizzata al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale, alla Segretaria generale, al Comandante del VV.UU. e alla Sovrintendenza di Napoli per far luce sull’iter amministrativo, non solo, ma anche sulla legittima titolarità delle particelle catastali che riguardano l’area divenuta di proprietà della Società “Macheronificio Srl“.
Alla Regione si è mosso un pezzo da novanta dell’ambientalismo in Campania, il consigliere Francesco Emilio Borrelli, che ha rivolto l’interrogazione al Vice Presidente e Assessore all’Ambiente Fulvio Bonavitacola e all’Assessore al Governo del Territorio Bruno Discepolo sottolineando i danni connessi all’intervento anche sul piano del patrimonio faunistico oltre che di quello ambientale e territoriale.
A Roma l’atto ispettivo è stato presentato dalla Sen. Loredana De Pretis di “Liberi e Uguali” che ha chiamato in causa il Ministro dell’Ambiente e quello dei BB.CC. evidenziando le compromissioni ambientali e paesaggistiche dell’operazione che chiama in causa il consigliere di maggioranza Mariano Pontecorvo quale amministratore della società proprietaria dell’area e che nel 2016 ha presentato richiesta di autorizzazione all’intervento. A questo punto non è immaginabile liquidare semplicisticamente il caso visto il livello istituzionale chiamato in causa da parte di diversi soggetti politici.
Secondo il consigliere Paolo Esposito il nuovo Presidente del Consiglio Comunale, Luigi Di Prisco, direttamente investito del caso, “…non potrà non tenere in debita considerazione l’interesse espresso da parte di tutti i soggetti che si sono mobilitati sulla vicenda curando un meticoloso atto istruttorio sull’intera vicenda Vallone dei Mulini che costituisce un patrimonio della Città di Sorrento non alienabile“.