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Bandiera blu 2019 a Massa Lubrense, Sorrento e Piano di Sorrento. Politiche sostenibili per il territorio

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bandiera-bluPer il 2019 la Penisola Sorrentina ha visto confermate le 3 bandiere blu che l’anno scorso rappresentarono la principale novità per la Campania visto che per la prima volta a quella del Comune di Massa Lubrense si aggiunsero quelle di Sorrento e di Piano di Sorrento. Il 2018 è stato l’anno dell’entrata in funzione del Depuratore di Punta Gradelle che, fuor di dubbio e al di là dei limiti oggettivi dell’impianto dovuti alla vetustità e all’inadeguatezza della rete fognaria peninsulare, ha rappresentato un valore aggiunto indispensabile, insieme agli altri fattori oggetto di analisi, per attribuire questo prestigioso riconoscimento. Massa Lubrense quest’anno ha conseguito per la 12° volta la Bandiera Blu che riguarda le spiagge: Baia delle Sirene, Marina del Cantone, Marina di Puolo e Recommone.

Il Sindaco Giuseppe Cuomo e il consigliere Luigi Di Prisco
Il Sindaco Giuseppe Cuomo e il consigliere Luigi Di Prisco

A Sorrento  si è aggiunta Marina Grande a San Francesco e Riviera di Massa mentre Piano di Sorrento ha confermato l’unica spiaggia della Marina di Cassano. Restando in provincia di Napoli la quarta bandiera blu è andata ad Anacapri per le spiagge Faro/Punta Carena, Gradola/Grotta Azzurra. 14 le Bandiere Blu per la provincia di Salerno, Positano inclusa, mentre Capri si è aggiudicata la Bandiera Blu per gli Approdi Turistici col suo porto. In totale in provincia di Napoli sono 3 le bandiere blu per gli approdi e gli altri due sono quelli di Sudcantieri a Pozzuoli e lo Yachting Santa Margherita di Procida. Sempre per restare ai numeri di questa 33° edizione in totale sono 183 i Comuni rivieraschi e 72 gli approdi turistici italiani che si fregiano della Bandiera Blu 2019 assegnata dalla FEE (Foundation for Environmental Education) secondo la norma UNI-EN ISO 9001:2015 in base alla quale la Giuria Internazionale ha approvato la valutazione delle candidature.

Claudio Mazza Presidente FEE
Claudio Mazza Presidente FEE

In totale in Italia abbiamo 385 spiagge che corrispondono a circa il 10% di quelle premiate a livello mondiale. “I criteri del Programma – ha spiegato il Presidente Claudio Mazzasono 32 e vengono aggiornati periodicamente in modo tale da spingere le Amministrazioni locali partecipanti ad impegnarsi per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio al fine di un’attenta salvaguardia dell’ambiente“. Ultimo dato: la Campania si conferma al 3° posto tra le regioni d’Italia per numero di spiagge BB – 18 –  dopo la Liguria che guida la classifica con 30 avendo fatto registrare 3 nuovi ingressi nel 2019; al secondo posto la Toscana con 19 spiagge.

Cerimonia FEE 3 Maggio 2019
Cerimonia FEE 3 Maggio 2019

Il disciplinare Bandiera Blu prevede che tutti i Comuni debbano ottemperare entro il 1° luglio prossimo a una serie di obblighi (in parte già soddisfatti l’anno scorso per le riconferme) aggiornando dati, indicazioni, segnaletica, organizzazione dei lidi etc…, programmare la cerimonia ufficiale per l’esposizione del vessillo sui lidi, avviare una serie di iniziative collaterali e obbligatorie anche in considerazione dei controlli che vengono svolti da FEE e Guardia Costiera sui Comuni BB. Insomma per gli Enti Locali la BB non è solo una “medaglia d’onore“, ma un progetto complesso e duraturo nel tempo, finalizzato a trasformare l’identità stessa dei luoghi in una dimensione sempre più sostenibile sul piano ambientale. Una sfida che quindi si rinnova anno dopo anno e che coinvolge non soltanto gli operatori balneari, ma l’intera comunità socio-economica locale chiamata a fare la propria parte per realizzare il programma.

LE BANDIERE BLU A MASSA LUBRENSE E SORRENTO

Giovanna Staiano Vice Sindaco Massa Lubrense
Giovanna Staiano Vice Sindaco Massa Lubrense

Restando alle Bandiere Blu peninsulari è utile sviluppare un ragionamento che riguarda i tre Comuni interessati. Per Massa Lubrense la 12° bandiera blu è il frutto di un lavoro avviato da molto tempo e che riconosce a questa cittadina, anche per la conformità e la peculiarità del suo territorio ubicato sull’estremo lembo peninsulare un primato che ben si sposa con la sua natura di città turistica che ha conservato anche una spiccata natura agricola tanto che l’anno scorso ha ottenuto anche il riconoscimento “Spighe Verdi” della FEE e anche quest’anno è candidata per la riconferma. Il nome della città di Sorrento si riconduce automaticamente a quella di una località turistica d’eccellenza a livello internazionale per cui potersi fregiare della Bandiera Blu significa aver operato un ulteriore salto di qualità nell’offerta turistica territoriale rappresentando un ulteriore valore aggiunto in mano agli attori economici locali che maggiormente beneficiano di questo riconoscimento.

LA BANDIERA BLU A PIANO DI SORRENTO

Sindaco Vincenzo Iaccarino e Consigliera Teresa Cappiello
Sindaco Vincenzo Iaccarino e Consigliera Teresa Cappiello

Resta Piano di Sorrento che sicuramente rispetto a Massa Lubrense e a Sorrento non ha una spiccata vocazione e identità turistica. O, meglio, non aveva perchè dall’avvento della nuova Amministrazione guidata dal sindaco Vincenzo Iaccarino qualcosa però è cambiato e sta cambiando proprio grazie all’acquisizione di una nuova identità socio-economica in chiave turistica. Che il mare e la marina di Piano di Sorrento potessero rappresentare un’opportunità da cogliere per sviluppare l’economia locale prevalentemente di natura agricolo-commerciale l’avevano prospettato negli anni 80 gli Amministratori dell’epoca puntando alla realizzazione del Porto Turistico per rilanciare il borgo marinaro e le sue attività artigianali e pescherecce e aprendosi alla nautica da diporto. Ci sono voluti una ventina d’anni per realizzare l’opera che ha trovato l’impulso decisivo nell’Amministrazione del Sindaco Vincenzo Nastro per completarsi nell’arco delle due successive amministrazioni, quella di Geppino Russo e Luigi Iaccarino fino all’inaugurazione ad opera del sindaco Giovanni Ruggiero. Insomma un lavoro lungo e anche controverso che alla fine, però, ha segnato la svolta per il borgo marinaro e per la sua rinascita generale.

Marina di Cassano
Marina di Cassano

L’opera sotto questo aspetto richiede un ulteriore lavoro e qualcosa in questo senso si sta muovendo, ma la novità più significativa e che ha rappresentato il “cambio di passo” in chiave di un turismo sostenibile è stata la decisione dell’Amministrazione-Iaccarino di intraprendere il programma della Bandiera Blu per il lido di Cassano in virtù di una serie di elementi oggettivamente valutabili a partire dal 2017 per sostenere la candidatura che, nel 2018, si è concretizzata con il riconoscimento del prestigioso vessillo. Insieme a tutta una serie di altri interventi realizzati e in corso di realizzazione si è intrapresa la strada di uno sviluppo turistico diverso da quello sorrentino, improntato su una dimensione ambientale e soprattutto culturale con ottimi risultati a partire dalla riapertura e al rilancio di Villa Fondi e del suo Museo Territoriale “Georges Vallet“.

Borgo di Marina di Cassano
Borgo di Marina di Cassano

La conferma della bandiera blu rappresenta perciò un sigillo importante su cui costruire una nuova Piano di Sorrento rilanciandone le attività tradizionali adeguandosi ai cambiamenti imposti dai mercati e quelle nuove attraverso un marketing turistico-culturale qualificato e di più ampio respiro e che finalmente trovi uniti pubblico e privati in questo processo di costruzione e di affermazione della una nuova identità carottese. I discorsi aperti sono tanti e tutti importanti, a cominciare dal risanamento dei Valloni e della loro valorizzazione ambientale e turistica fino alla creazione di una rete urbana a traffico limitato in grado di restituire innanzitutto spazi alle persone e quindi istituire una diversa mobilità interurbana.

CONVERGENZE  E AZIONI CONDIVISE TRA LE AMMINISTRAZIONI COSTIERE

castellammare-e-vesuvio-panoramaLa questione della mobilità urbana e soprattutto interurbana dev’essere affrontata con priorità assoluta da parte delle Amministrazioni peninsulari con il reale coinvolgimento degli operatori economici, ma senza logiche di subalternità che altrimenti rischiano di vanificare qualunque sforzo della parte pubblica nella direzione di una reale sostenbilità territoriale. In secondo luogo occorre bonificare e potenziare la condotta fognaria consortile che conduce i liquami al depuratore completando la separazione della rete fognaria. Sempre sul fronte della sostenibilità ecologico-ambientale occorre intensificare le politiche del rifiuto zero che proprio in Penisola Sorrentina vantano significative esperienze grazie al progetto ideato e realizzato da Antonino Esposito di Massa Lubrense e che riguarda l’imprenditoria turistica (Hotel&Ristoranti Rifiuti Zero) dell’ospitalità e della ristorazione. La messa a bando della plastica che già alcune Amministrazioni hanno adottato, e fra queste Sorrento, deve coinvolgere l’intera comunità peninsulare oggi più che mai consapevole delle drammatiche conseguenze per l’ambiente e per la salute dal perseverare nel suo utilizzo. Potenziare infine le azioni e le iniziative a tutela della sicurezza pubblica in tutte le sue forme perchè essa viene percepita soprattutto al di fuori della Costiera come l’elemento distintivo più importante nel contesto dell’area metropolitana di Napoli.

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