Meta, mentre Tito festeggia il segretario PD Trapani rassegna le dimissioni
META – La prima conseguenza del successo di Giuseppe Tito rieletto alla grande sindaco di Meta è stata la decisione del segretario cittadino Paolo Trapani di rassegnare le dimissioni dal suo incarico. Con una lettera inviata a Michele Meta, commissario PD a Napoli, Trapani spiega le ragioni della sua decisione e lo fa con un’onestà intellettuale che merita il massimo rispetto. Scrive Trapani: “Premesso che in data 21/3/2019 il direttivo PD di Meta prendeva atto che non vi erano le condizioni per una lista PD unitaria a causa delle divergenze all’interno del Partito sulla gestione amministrativa del sindaco Giuseppe Tito a capo della lista civica denominata “Patto per Meta”;
prendeva altresì atto della volontà del sindaco Tito e di altri iscritti di ricandidarsi nella suddetta lista civica e della volontà del componente del direttivo Tony Cocorullo e altri di candidarsi nella lista civica denominata “Un’altra Meta c’è“; visto l’esito delle elezioni amministrative del 26 maggio u.s., considerato che allo stato non vi sono le condizioni sufficienti per garantire un percorso politico condiviso, rassegno le dimissioni da segretario del circolo PD di Meta”. La decisione di Trapani getta nel caos il PD metese dove le due divere anime che si sono confrontate nelle urne hanno ottenuto un responso senza appello: cioè la sonora bocciatura del candidato sindaco Cocorullo la cui proposta alternativa a quella del sindaco uscente non è risultata assolutamente suggestiva nei confronti degli elettori che hanno tributato un vero e proprio plebiscito a Tito e ai suoi candidati, in primis l’assessore Angela Aiello dirigente regionale del PD campano.
Con Cocurullo entra in consiglio il Dem Francesco Miccio mentre il terzo consigliere è stato Antonino Russo d’area di centro-destra. Per l’esponente storica del PD metese e peninsulare Stefania Astarita il responso è stato impietoso deludendo le aspettative dell’elettorato d’area che non l’ha sostenuta come forse si immaginava. Anche Maria Teresa Russo, alla sua prima esperienza elettorale, ha ottenuto un magro risultato per cui l’intero gruppo dirigente del PD che si è candidato contro Tito ha perduto legittimità politica. La decisione di Trapani vuole quindi scongiurare il ripetersi della querelle che ha contraddistinto la trascorsa consiliatura e cioè l’impossibilità a riunire gli eletti iscritti al PD in un’unica formazione piuttosto che divisi sul piano amministrativo tra maggioranza e opposizione. La scelta del Segretario, a questo punto, potrebbe tradursi in un provvisiorio commissariamento del circolo in attesa di eleggere il nuovo gruppo dirigente. Intanto oggi il sindaco Tito ha preso parte al consiglio metropolitano di Napoli per l’approvazione del consuntivo ed ha rilasciato un’importante intervista sull’impiego delle risorse finanziarie per il piano strategico dell’area metropolitana di Napoli.