Italiani alle urne…Ma per cosa si vota?
Alle 7 si sono aperti i seggi elettorali che chiuderanno alle 23, dopodichè avrà inizio lo spoglio delle schede per le Elezioni Europee. Per chi vota anche per le amministrative (regionali e/o comunali) lo spoglio avrà inizio alle ore 15. Parliamo di europee (lo spoglio inizierà dubito dopo la chiusura dei seggi) perchè è questo il voto politicamente significativo, ma non nel senso che logica vorrebbe: cioè quale Europa vogliamo per realizzare quali programmi e con quale personale politico! Piuttosto si vota per esprimere un giudizio sull’operato del cosiddetto governo giallo-verde, quello di Movimento 5 Stelle e Lega per intendersi, alla guida del Paese da Giugno 2018 a seguito delle elezioni di Marzo 2018.
Obiettivo comune di tutte le parti in causa è veder fortemente ridimensionato il Movimento 5 Stelle, anche se a trarne vantaggio dovesse essere prevalentemente la Lega di Salvini interprete della continuità col regime che gli Italiani hanno bocciato nella primavera dell’anno scorso. Bocciatura che, per produrre gli effetti sperati stante il vigente sistema elettorale voluto da Renzi e Berlusconi, doveva essere ancora più marcata consentendo al M5S di superare la soglia del 40% per poter governare da solo. Così non è stato ed è nato un connubbio innaturale che oggi rischia di veder premiata la Lega di Salvini, cioè la forza più antieuropeista e volgare del Parlamento italiano divenuta il simbolo di una destra ladrona che punta a ritornare al Governo con il peggio del peggio che c’è sul mercato della politica nostrana.
D’altro canto il PD di Zingaretti, letteralmente macellato dalla gestione di Matteo Renzi, resta al palo di qualunque seria politica che lo riporti al centro del confronto restituendogli un reale e utile protagonismo per il governo dell’Italia. L’anima renziana di questo PD è ancora fortemente maggioritaria e l’obiettivo dell’ex-premier è soltanto quello di distruggere Luigi Di Maio e i 5 Stelle per ricostruire con Berlusconi&C il regime che ha distrutto l’Italia. Ironia della situazione vorrebbe che una sonora sconfitta del PD e un non eccessivo ridimensionamento del M5S possono riaprire i giochi per un governo diverso da quello attuale, senza la Lega e le sue propaggini berlusconiani e meloniane. L’azione di governo del M5S non ha prodotto, però, sul piano elettorale quel consenso che ci si aspetterebbe derivassero dalle misure approvate contro la casta politica, contro il malaffare politico-malavitoso, a tutela delle fasce più deboli e così via. Il Paese, cioè, è parecchio marcio e quindi non apprezza la lotta alla malapolitica e alla malavita se non a chiacchiere e quindi intasca quello che può tornargli utile dall’operato del Governo e poi vota Salvini o il PD! Siamo ridotti male se il discrimine tra malapolitica e buona politica oggi si può misurare esprimendo un voto solo pro 5 Stelle per scongiurare che orde fameliche e corrotte tornino a spolpare quello che resta dell’Italia!