Sorrento, Antonino Fiorentino: “senza autocritica Sorrento non può migliorare”
“Sorrento sta attraversando uno dei momenti più bui della sua storia politico-amministrativa sia perché è stata trasformata in una città impraticabile fuori da una visione organica di sviluppo, sia perché il Sindaco passa di rimpasto in rimpasto nella maggioranza lasciando vacanti posti in giunta senza mai porsi il problema di assicurare all’amministrazione un organo di governo completo e nel pieno delle sue legittime funzioni. Piuttosto lascia trapelare ad arte notizie su promozioni e bocciature al solo scopo di tenere tutti sul chi va là mentre l’esecutivo è sempre orfano di uno o due assessori e la Città avverte tutto il peso di una politica inadeguata, bisognosa di energie nuove, fresche e soprattutto di un impegno corale per affrontare seriamente i problemi che l’assillano”. Così Antonino Fiorentino, consigliere di opposizione, commenta i recenti avvenimenti politici locali auspicando “…un’inversione di rotta in questo fine di consiliatura per restituire decoro ed efficienza all’istituzione e in particolare al consiglio comunale col quale si conclude il decennio sindacale di Cuomo.
Un segnale per la città affinché si scuota e sappia recuperare un protagonismo a 360 gradi per creare le condizioni ottimali affinché la dialettica politico-elettorale abbia legittimità di espressione per guardare con maggiore ottimismo al futuro”.
Sorrento sarà chiamata a eleggere il nuovo consiglio comunale nella primavera del 2020 e allora si potrà fare un bilancio di che cosa ha rappresentato la gestione amministrativa di Cuomo in questi dieci anni.
“Possiamo parlare di un vero e proprio degrado civico per Sorrento, una città che sembra aver completamente smarrito la propria identità con l’inevitabile mortificazione delle proprie potenzialità e prospettive – continua Fiorentino – continuiamo a vivere un momento significativo per il turismo internazionale per la congiuntura di fattori che stanno scemando per cui nel giro di qualche anno potremo ritrovarci a dover fare i conti con una domanda turistica diversa, più diretta alla qualità dell’offerta e risultare impreparati a soddisfare queste nuove e diverse esigenze improntate a logiche di sostenibilità applicata a tutti i settore del comparto turistico. Non ci possiamo permettere più il lusso di sbagliare ed è venuto il momento di fare i conti con la realtà, di affrontare di petto i problemi più scottanti e di invertire rotta se non vogliamo rinunciare al ruolo di città del turismo internazionale con pesanti conseguenze su tutta l’economia locale e peninsulare.
Le preoccupazioni sul futuro di Sorrento agitano sempre di più strati sociali e professionali consapevoli dei rischi che incombono sulla città se la politica non recupera una centralità nel governo lungimirante, trasparente e produttivo della cosa pubblica. Per questo il nostro è un appello a tutte le forze che vogliono partecipare a questo processo di rinnovamento per il bene comune. Ci vuole a nostro avviso maggior rispetto anche per l’istituzione e non è possibile che il Sindaco continui in questo esercizio discutibile della sovranità amministrativa togliendo e mettendo a proprio piacimento quasi che fosse detentore di un potere assoluto. Non è così e non dev’essere così perché i risultati di questo modo di intendere l’impegno amministrativo ci hanno portato ai risultati che abbiamo sotto i nostri occhi e che invocano un cambio di rotta”.
Continua Fiorentino: “E’ di qualche giorno la notizia che la Regione ha bloccato l’operazione “Conservatorio S.M. delle Grazie” per l’evidente irregolarità con cui si è proceduto all’affidamento privato di un’ampia parte dell’Istituto per trasformarlo in una struttura ricettiva turistica. Quando abbiamo sollevato il problema evidenziando anche tanti altri aspetti legati alla destinazione urbanistica dell’immobile e al suo stravolgimento per adattarlo a una funzione impropria la maggioranza non ci ha dato ascolto ed i risultati oggi parlano da soli visto che la Regione ha bloccato l’operazione considerando illegittima la deliberazione del CdA della Fondazione. Eppure dal dirigente preposto, formalmente interpellato, erano state fornite assicurazioni sulla legittimità dell’operazione che oggi invece scopriamo non esserlo. Sicuramente va riconosciuto l’impegno del Movimento 5 Stelle che ha portato all’attenzione della Regione il problema a conferma che c’era una diffusa sensibilità su questo problema nella nostra comunità.
Questo è soltanto un piccolo esempio fra le tante incongruenze che abbiamo rilevato, segnalato e denunciato alle competenti autorità al solo scopo di far rispettare la legge e gli interessi pubblici che sono stati evidentemente calpestati proprio da chi aveva e ha l’obbligo di esserne tutore. Ora è il momento di cambiare e per farlo dobbiamo necessariamente far autocritica se abbiamo a cuore le sorti di Sorrento e ne vogliamo preservare la natura, l’identità, l’immagine e il valore”.