Come triste Piano senza ‘o Paucciano !
di Mario Russo*
Sono passato davanti al cartello “Affittasi” di un negozio nell’anima di ogni Carottese. Una volta S Michele era il cuore di Piano. La strada di basoli, vecchi palazzi che dal Corso Regina Elena porta alla Chiesa di S Michele aveva lungo il percorso le botteghe di artigiani e commercianti. In ogni piccolo “reganza” fuori le botteghe vi era una sedia per salutare in comodità una”sfrenzola“ di sole o per gli amici che venivano a salutare chi era intento al mestiere. La stessa sedia serviva per recuperare un po di “calimma” dopo ore passate in locali di tufo e pozzolana pregni di umidità.
I falegnami da Attanasio ad Artese, Cappiello, Cafiero passavano le loro tavole tra sacchi di alimenti fuori le Salumerie dei Pollio, la carne di Sciacquariello. L’odore del pane del Vicario ed i forni e le Pasticcerie di Cadolini, la Farmacia Irolla con gli intarsi di “Pissi Pissi”e le mutande e reggipetti appesi delle Mercerie Lia e Costantino. Spesso nel silenzio della controra la macchina del Sarto Chiariello segnava lo scorrere di quel tempo. Come un presepe napoletano al centro del vicolo il festante negozio di frutta e verdura del “Paucciano” fino al terremoto dell’80 sotto al Palazzo delle Palme. Una presenza che avrebbe caratterizzato anche le informazioni “a sott o’ Paucciano“ e “a copp o Paucciano”. Una attività lunga come la storia del nostro Paese ed un soprannome come mi diceva Don Alfredo Ammendola dovuto alle calzature del bisnonno: le Paposce da cui Papusciaro e poi Paucciano.
Questa Famiglia come tante altre impegnate nel commercio ha sofferto ma è andata avanti resistendo alla grande distribuzione alla concorrenza a poche decine di metri del Mercato Ortofrutticolo e con la simpatia, il folklore, la capacità, l’intelligenza e la volontà è “uscita dal Vicolo”. E’ un Paucciano Antonio Cafiero, Vicepresidente del Senato Argentino e suo figlio Ambasciatore presso la santa sede. E’ un Paucciano Cristoforo Trapani chef stellato destinato a vette internazionali. E’ rimasto di fronte Pietro con la sua ottima Pizzeria 49 ed Antonio, a Capri, è il re della Grande distribuzione. Felicetta e Luigi (con una insana ed inappropriata passione per la Juve) continuano il loro lavoro di preparazioni per feste ed eventi e di collaborazione e preparazione di frutta presso il Tre Esse. Io come amico e amministratore comunale ringrazio questa Famiglia per aver rappresentato l’anima delle nostre genti, quelle che soffrono, combattono, ma alla fine ce la fanno sempre.
* Presidente del Consiglio Comunale Piano di Sorrento