Piano di Sorrento, a proposito della nuova scuola a Via Carlo Amalfi…
PIANO DI SORRENTO – Correva l’anno 2013, mese di gennaio, quando l’Amministrazione Comunale allora retta dal sindaco Giovanni Ruggiero bandiva un concorso di progettazione di idee per realizzare un nuovo istituto compensivo scolastico. Furono impegnati circa 10mila euro quale premio-rimborso per gli elaborati progettuali classificatisi dal 1° al 5° posto. Dal mese di aprile, quando scadeva il termine per la presentazione delle idee progettuali, il Comune provvide soltanto ad assegnare i premi (nominando i vincitori senza attribuirgli il premio) e successivamente a “incartare” l’immobile di Via Carlo Amalfi con pannelli raffiguranti quella che sarebbe dovuta diventare la scuola sulla base del progetto vincitore del concorso.
Un modo neanche troppo maldestro per “mascherare” un’incompiuta dell’Amministrazione che risultasse meno impattante sull’opinione pubblica che ha sempre mantenuta alta l’attenzione su questo progetto a seguito della decisione assunta dall’Amministrazione-Ruggiero di chiudere la scuola considerata a rischio e praticamente inagibile.
Nel 2016 giungevano le elezioni amministrative con la successione a Ruggiero di Vincenzo Iaccarino che ereditava una situazione oggettivamente scabrosa sia sul piano delle condizioni in cui versava e versa l’ex struttura scolastica, sia su quello della fattibilità della sua ricostruzione per l’assenza di finanziamenti pubblici indispensabili per realizzare un’opera il cui costo si aggira intorno ai 13 mln di euro. Il destino della struttura è apparso così quansi irrimediabilmente segnato consegnando la scuola a un progressivo declino come in gran parte è già avvenuto.
L’argomento però è sempre stato al centro di un vivace dibattito tra i fautori della ricostruzione e quelli della realizzazione di una nuova scuola secondo i desiderata amministrativi. Alla fine però non se ne è fatto nulla e la scuola è rimasta al suo posto nelle vesti di monumento vivente all’insipienza amministrativa.
Già all’indomani delle elezioni comunali del 2016, però, il nuovo sindaco Vincenzo Iaccarino si attivava per verificare la fattibilità del progetto vincitore del concorso e per individuare una linea di finanziamento. Per rendersi conto delle difficoltà basta guardare alla vicina Sant’Agnello che da oltre 10 anni ha progettato la realizzazione della nuova scuola media, ma senza riuscire a ottenere i necessari finanziamenti. Argomento proposto di campagna elettorale in campagna elettorale e che, solo ultimamente, sembra riesca a concretizzarsi grazie alle risorse rese disponibili dal Miur, ma che coprono solo in parte i costi totali dell’intervento. Fondi che però serviranno a dare un input decisivo alla realizzazione dell’opera voluta dal sindaco Piergiorgio Sagristani.
Vincenzo Iaccarino nel 2018 non solo ha commissionato al team progettuale la messa a punto del progetto esecutivo della nuova scuola, ma ha scelto di realizzarlo in due lotti in modo da separare i diversi iter amministrativi necessari per realizzare la progettualità vincitrice del concorso di idee. In questi giorni la decisione ha preso corpo negli atti amministrativi predisposti dal nuovo responsabile dell’UTC LL.PP., l’arch. Francesco Saverio Cannavale, con l’adozione di una delibera da parte della Giunta Comunale che sblocca l’iter dando il via alla rinascita del complesso scolastico in due tempi: in prima battuta saranno realizzati l’auditorium e la palestra, quindi, attraverso l’adozione di una variante al PRG, le aule e i laboratori previsti dal progetto. A questo punto si può affermare che il “sogno” di veder realizzata la nuova scuola comincia a materializzarsi con la prospettiva che i lavori del primo lotto possano avviarsi addirittura entro il 2019.