Sant’Agnello, il perito: “Questo pino non s’ha da abbattere…”
SANT’AGNELLO – Come già anticipato l’esito della perizia tecnica commissionata dal WWF Terre del Tirreno all’agronomo Giuseppe Esposito è stato favorevole al Pino, cioè alla sua conservazione perchè non sono sostanzialmente cambiate le condizioni rispetto alla perizia del 2014 all’epoca redatta dall’agronomo Pippo Coppola, oggi consigliere comunale di maggioranza. L’allarme lanciato dai proprietari dell’area che da anni cercano, invano, di far abbattere il pino si è rivelato praticamente un falso allarme per cui al Sindaco non resta altro da fare che riaprire la strada al transito automobilistico, mentre i tecnici provvederanno ad ulteriori verifiche a a potenziare anche la cinghia di sostentamento a suo tempo installata sull’albero e che non presenta tensioni.
Nel comunicato del WWF che pubblichiamo integralmente tra l’altro si dice: “Dopo il sopralluogo effettuato con personale qualificato, grazie all’utilizzo di un cestello elevatore che ha permesso indagini strumentali in quota, effettuate con l’ausilio del resistografo per misurare la densità del tessuto legnoso, il Dr. Agr. Giuseppe Esposito, incaricato dal WWF, ha potuto redigere la sua perizia concludendo che: “non sono emerse situazioni di grave pericolo imminente e/o di evidenti segnali di cedimento strutturali della branca che si protende verso la pubblica via da far ipotizzare un imminente grave rischio per la pubblica e privata incolumità” e ha prescritto ulteriori indagini, la manutenzione al cavo installato anni fa e, per ulteriore sicurezza, l’aggiunta di altri due cavi dinamici. Le condizione del grosso esemplare di pino sono migliorate a seguito degli interventi del 2014, quando fu eliminata una branca, effettuata una potatura di bilanciamento e allocato un cavo di monitoraggio e sicurezza. Non è affatto vero che il pino si sia “ulteriormente inclinato”, come erroneamente segnalato dai proprietari: lo si deduce osservando il cavo in flessione e confrontando le foto scattate negli anni! Infine è importante sottolineare l’importanza dell’albero a mitigazione del rischio idrogeologico e i problemi che verrebbero a presentarsi nel caso di abbattimento della pianta, per la modifica dell’equilibrio instauratosi negli anni tra l’apparato radicale e il suolo a margine del vallone“.
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