Di Maio&Di Battista l’hanno fatta fuori dal vaso…Gli attacchi alla stampa fanno comodo all’establishment!
Di Maio e Di Battista hanno scatenato un putiferio con i loro sgradevoli commenti rivolti al mondo dell’informazione commettendo però diversi errori. In primis quello di non riflettere un momento primo di aprire bocca! Ma questa è una costante dell’universo grillino incapace di assurgere a forza di governo per conservare (o preservare) l’anima contestaria del Movimento che mal si concilia con chi ha la responsabilità della guida del Paese. In secondo luogo con le loro dichiarazioni hanno fatto di tutta l’erba un fascio dei giornalisti italiani. E questo è stato sicuramente un errore così come quello di minacciare il taglio dei finanziamenti alla stampa, ma senza argomentare validamente le ragioni della loro iniziativa.
Terzo punto: hanno spostato l’attenzione dell’opinione pubblica dal merito della sentenza – l’assoluzione della Raggi – all’attacco generalizzato alla stampa che, in gran parte colpevole di aver pregiudizialmente condannata e in qualche caso anche diffamata la Sindaca di Roma (ben l’ha scritto oggi Marco Travaglio nel suo editoriale su Il Fatto), ha trovato pane per i propri denti scatenando una controffensiva mediatica contro i 5 Stelle che sicuramente non li aiuta nella difficile missione di cui si sono fatti carico insieme a uno scomodissimo e scaltrissimo alleato! Gli attacchi alla stampa e ai giornalisti, più o meno violenti e sgradevoli, sono una costante della politica italiana: almeno da D’Alema a oggi, passando per tutti i tipi di governi e di leader, di destra, di centro e di sinistra! Soltanto Berlusconi fu però in grado di dar seguito al famoso editto bulgaro che licenziò su due piedi dalla TV di Stato Enzo Biagi e altri giornalisti ritenuti ostili e minacciosi per i propri interessi. Qualche altra “epurazione” l’ha fatta Renzi! Mafia&Camorra si sono liberati delle firme scomode a modo loro e senza far troppi proclami. Flebile o inconsistente, in troppe vicende, è stato il silenzio degli addetti ai lavori!
Che ci siano cattivi, anzi pessimi giornalisti non è una novità scoperta da Di Maio e Di Battista: ci sono cattivi e pessimi politici, ci sono cattivi e pessimi giudici, avvocati, medici, docenti universitari, ingegneri, architetti, funzionari pubblici, esponenti delle forze dell’ordine a tutti i livelli e di tutte le diverse forze, imprenditori di qualunque settore e così via… Embè? Questa è l’Italia, ma questo sicuramente non autorizza chicchessia a generalizzare nei giudizi e nell’attribuire epiteti offensivi per le persone e per il loro lavoro, ivi incluse le prostitute! C’è stato però anche qualcuno che ha richiamanto un antico adagio popolare partenopeo: “…chi si offende è fetente!“.
L’improvvida, anzi squallida sortita di Di Maio&Di Battista è riuscita però ad occultare mediaticamente una notizia veramente importante e di grande attualità perchè direttamente connessa al tema della “prescrizione“.
Si tratta dell’assoluzione di Luigi de Magistris nell’inchiesta “Why Not” che gli fu sottratta dai vertici della Magistratura proiettando l’ex PM in una spirale giudiziaria che lo costrinse ad abbandonare la toga per difendersi nelle aule di Tribunale da pesanti accuse rivoltegli da una variegata, rinomata e potente platea di imputati (alcuni dei quali solo sfiorati dall’inchiesta o che neanche vi ci sono entrati in virtù di guarentige varie) che sono usciti assolti per prescrizione dal processo che di fatto ha messo al riparo dalle maglie della giustizia il gotha dei poteri politici, finanziari e malavitosi coinvolti. Per chi ne abbia curiosità ci sono libri, pubblicazioni, atti giudiziari e non solo, articoli di stampa su questa inchiesta! Tanto per farsi un’idea la “Why Not” era un po’ come la “Consip” di oggi: si sfiorano gli intoccabbili che sono destinati a restare tali!
Di Maio&Compagni la smettano perciò di offrire il fianco ai veri nemici dell’Italia (che sono tanti e indossano tutti i tipi di casacche) il cui unico interesse è quello lasciare le cose così come stavano…che per loro vanno bene, non per il popolo italiano che, esasperato del malgoverno, il 4 marzo 2018 ha provato a cambiare! Se però non si dimostrano all’altezza della sfida che hanno lanciato e per la quale hanno ottenuto un vastissimo consenso popolare, allora si facciano da parte e lascino l’Italia nelle solite mani…così tutti saranno felici e contenti…alla faccia del popolo sovrano!