Meta, domenica tesseramento PD…l’incognita Tito&C…e c’è chi pensa all’Aiello candidata sindaco
META – Domenica 28 ottobre presso la sede del locale circolo PD dalle ore 10 alle 12 sarà possibile iscriversi o rinnovare l’adesione al partito secondo le direttive nazionali. Il Segretario cittadino Paolo Trapani intende così rafforzare la rappresentanza politica del PD in vista dell’ormai prossimo appuntamento elettorale con le amministrative della primavera 2019. Il Sindaco del Popolo Giuseppe Tito non ha ancora rinnovato l’iscrizione dopo le turbolenze con i vertici partenopei e campani del partito. Ora il “rinvio a giudizio” da parte del Gup Antonino Fiorentino del Tribunale di Torre Annunziata accresce i dubbi sulla conferma di un’iscrizione che, evidentemente, porrebbe Tito in una posizione politicamente delicata consegnandosi armi e bagagli nella mani di Trapani per la formazione della lista per le amministrative.
A meno che il PD non sigli una tregua nel perenne braccio di ferro con Tito e stipuli un saldo accordo per le elezioni, il Sindaco preferirà andare per la propria strada svincolandosi dalle implicazioni che gli comporterebbe l’adesione al PD. Cosa faranno i suoi sostenitori, assessori e consiglieri, che pure avevano sottoscritto l’adesione al partito, è un mistero! In primis Angela Aiello che è anche componente dell’Assemblea Nazionale e che si trova innanzi a un bivio: rinnovare l’adesione al partito e coerentemente seguirne le determinazioni anche per le amministrative, oppure non rinnovare l’iscrizione con conseguente divorzio dal PD per seguire Tito nella sua prossima performance elettorale?
Se l’Aiello scegliesse di continuare la sua esperienza politica nelle file Dem, allora si prospetterebbe anche l’eventualità di ottenere un’investitura a candidato sindaco della lista PD che, questo è certo, sarà in campo nel 2019. In questo senso secondo fonti attendibili ci sarebbe anche il sostegno di alcuni esponenti provinciali e regionali del PD impegnati a rilanciare la presenza e l’azione politica Dem sul territorio in vista delle elezioni regionali del 2020, senza considerare la “chiamata alle armi” dei fedelissimi di Matteo Renzi impegnati a dar vita ai Comitati Civici preludio della nascita del partito renziano.