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A Meta chiarimento in casa PD sul futuro di Tito…Intanto c’è chi scalda i muscoli!

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Giuseppe Tito e Paolo Trapani
Giuseppe Tito e Paolo Trapani

META – Si prepara la resa dei conti nel Partito Democratico in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno. Il Sindaco Giuseppe Tito, storico esponente del PD, non ha rinnovato l’iscrizione nei termini previsti del 30 settembre (anche se c’è un’altra finestra con scadenza 31 dicembre) e ha chiesto al segretario cittadino Paolo Trapani di ufficializzare la posizione del circolo rispetto alla sua ricandidatura. Nei prossimi giorni dovrà certamente tenersi una riunione per venire a capo del mistero che, per la verità, si presenta fitto! Alle ultime elezioni il PD si è schierato con Antonella Viggiano contro Tito, perdendo le elezioni.

Pasquale Cacace
Pasquale Cacace

L’avvento di Trapani alla guida del circolo metese non solo ha restituito un’anima pulsante all’organizzazione locale, ma ha di fatto riaperto il dialogo col Sindaco fino ad ottenerne l’adesione insieme a un congruo gruppo di fedelissimi fra cui spiccano Pasquale Cacace, vice sindaco, e Angela Aiello componente dell’Assemblea Nazionale del PD.

Angela Aiello
Angela Aiello

Quello che invece Trapani non è riuscito ad ottenere sono state due cose: la costituzione di un gruppo consiliare del PD con l’ingresso ufficiale in maggioranza del partito, e il concorso da parte degli eletti iscritti, sindaco escluso, a sostenere economicamente le attività del circolo. Tranne rare eccezioni sono stati maggiori i momenti di tensione che quelli di collaborazione tra Partito e Amministrazione per cui è evidente che il chiarimento è un passaggio necessario per Tito e per il PD. Dopodichè ognuno sarà libero di assumere le proprie decisioni e intraprendere la propria strada.

Luigi de Magistris
Luigi de Magistris

L’incognita sull’esito della partita giudiziaria indubbiamente pesa sulla testa e sul destino di Tito che ha scorto anche tra i suoi fedelissimi qualche mal di pancia. Non solo! Infatti un suo eventuale rinvio a giudizio porterebbe allo scoperto quella componente che sta lavorando nelle quinte per costruirgli un’alternativa. Anche le pietre della strada hanno rilevato queste turbolenze e per Tito si avvicina il momento delle scelte. Comincia perciò dal suo partito cui chiede di assumere una posizione ufficiale da cui forse dipende la sua decisione di restare o meno nel PD! Altrimenti la strada verso Luigi de Magistris è spianata e per il PD non sarà facile opporgli uno sfidante. Potrebbe essere lo stesso Trapani a suonare la carica per tentare di ritornare alla guida del Municipio? Il diretto interessato non si è mai espresso in tal senso, ma sembra crescere il numero di coloro che lo vedrebbero come la soluzione ottimale per uscire da una situazione amministrativa oggettivamente critica sotto molteplici punti di vista!

Attardi e Viggiano
Attardi e Viggiano

Anche sul fronte delle minoranze qualcosa si muove! Antonella Viggiano, che aveva preannunciato di volersi dimettere anzitempo, sembra tentennare su questa eventualità visto che potrebbero aprirsi nuovi scenari: restando in partita la sua potrebbe rivelarsi una candidatura da non trascurare.

Fancesco Pane
Fancesco Pane

Il tentativo del consigliere Francesco Pane di proporsi quale candidato sindaco almeno fino a questo momento non è riuscito a decollare e secondo i bene informati sono già tramontate le chance di un’investitura. Resta l’incognita Susanna Barba, l’ex assessora di Tito espulsa dalla giunta per far posto a Biancamaria Balzano.

Susanna Barba
Susanna Barba

Per Tito si è rivelato un grande errore quello di liberarsi di una presenza scomoda sul piano amministrativo per l’autonomia e la competenza con cui la Consigliera intendeva esercitare il proprio ruolo nell’ambito della maggioranza dove aveva ottenuto uno straordinario consenso. E’ stata così la sola a fare opposizione a ito e alla sua squadra conquistandosi sul campo il diritto a diventare una possibile e credibile sfidante. Dalla sua bocca però non trapela nulla, mentre i risultati della sua opposizione non mancano a manifestarsi confermando che il “divorzio” non ha risolto i problemi, anzi l’opposto!

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