Penisola Sorrentina, la GdF scova 133 evasori della tassa di soggiorno
PENISOLA SORRENTINA – Il dato è preoccupante: 133 strutture ricettive turistiche – alberghi e extralberghiere – evadono la tassa di soggiorno. L’hanno accertato i Finanzieri della Tenenza di Massa Lubrense diretta da Leonardo Cuneo nell’ambito di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Torre Annunziata che hanno passato al setaccio le strutture dei Comuni di Sorrento, Sant’Agnello e Massa Lubrense relativamente agli anni dal 2012 al 2016. All’appello mancherebbero gli operatori di Vico Equense, Meta e Piano di Sorrento per cui il numero è sicuramente destinato a lievitare e non di poco se si considera che le casse municipali languono per quanto riguarda gli introiti della tassa. Tra mancati e ritardati versamenti la GdF ha contestato un’evasione intorno al milione di euro, cifra destinata assolutamente a lievitare a seguito di un controllo a tappeto sulle strutture.
In questi casi il reato contestato ai titolari delle strutture è quello di peculato ai danni della pubblica amministrazione in quanto avrebbero tenuto per sè i proventi della tassa regolarmente pagata dai loro ospiti. L’inchiesta allunga un’ombra di discredito sull’imprenditoria turistica della Penisola Sorrentina essendo assolutamente ingiustificata l’indebita appropriazione di questo denaro. Sulla vicenda è intervenuto anche Costanzo Iaccarino, presidente della Federalberghi sorrentina: «Ben vengano i controlli sull’adempimento degli obblighi relativi alla riscossione e al versamento dell’imposta di soggiorno da parte dei titolari delle strutture ricettive – ha sottolineato Iaccarino – Il rispetto della legge ha sempre ispirato la nostra associazione.
Attendiamo di conoscere gli sviluppi dell’indagine in modo tale da avere un quadro chiaro dei soggetti coinvolti, tra i quali pare che rientrino tanto alberghi quanto strutture extraricettive, e delle omissioni loro contestate, visto che magistratura e forze dell’ordine ipotizzano non solo complete omissioni ma anche ritardi nel versamento dell’imposta dovuta. Nell’offrire massima collaborazione a investigatori e inquirenti impegnati nelle indagini – conclude il Presidente Iaccarino – Federalberghi Penisola Sorrentina auspica verifiche altrettanto stringenti sull’inusitata proliferazione di strutture ricettive abusive. Tale fenomeno mina gli equilibri interni al settore dell’ospitalità e rischia di aggravare le difficoltà in caso di futura flessione del mercato, oltre a sottrarre numerosi alloggi alle famiglie costringendole a emigrare nella speranza di trovare un’abitazione. Storture che le istituzioni devono eliminare radicalmente e al più presto».