Sorrento

Conservatorio S.M. della Grazie, Antonio Maresca: “Una volta Sorrento era una bellissima donna…”

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Antonio Maresca
Antonio Maresca

A Sorrento si sono riaccesi i riflettori sull’operazione “Conservatorio S.M. delle Grazie” che negli intenti dell’Amministrazione potrebbe essere in parte destinato a diventare un B&B, anzi un Ostello, su richiesta di un privato. Il tema è scottante per diverse ragioni, non ultima e secondaria quella del proliferare esponenziale delle attività extralberghiere nel centro cittadino letteralmente espropriato ai residenti. L’argomento è stato oggetto di numerose iniziative amministrative da parte dell’Opposizione, in particolare del consigliere ed ex sindaco Marco Fiorentino che ha chiesto lumi sulla regolarità della trasformazione urbanistica della struttura. Sull’argomento è intervenuto con un articolato ragionamento l’avv. Antonio Maresca, sicuramente uno dei critici più intransigenti nei confronti dell’operato dell’Amministrazione-Cuomo e con lui approfondiamo la questione.

Avvocato Maresca, vogliamo spiegare più in dettaglio come stanno le cose su questa operazione che tante critiche ha sollevato e sicuramente continuerà a sollevarne?

“Avendo avuto a disposizione il permesso a costruire e il resoconto del dibattito consiliare scturito dall’interrogazione presentata dal consigliere Marco Fiorentino, ovvero i pareri espressi sull’argomento dagli uffici comunali, mi è venuta sorta spontanea una prima ed immediata amara riflessione: con il rilascio del permesso a costruire è stato probabilmente toccato il fondo di una gestione della cosa pubblica lontana anni luce dalla tutela dell’interesse collettivo….  Sorrento era una bellissima donna, nel tempo amata, corteggiata e preservata da chi l’abitava e da chi l’amministrava. Il dio denaro, il servilismo innato in una parte della sua popolazione, l’ingresso di capitali poco chiari e l’esaurirsi della funzione socio-politica dei partiti politici, che ha sdoganato una classe politica senza ideologia e senza amore verso ciò che la natura ha consegnato, hanno fatto sì che questa bellissima donna è stata avviata alla “strada”, non più amata e corteggiata ma venduta, usata ed abusata”.

Sono parole pesanti, ma soprattutto considerazioni amare quelle che fa?

“Il degrado della nostra città è a tutti visibile e non ha scusanti. Il Comune di Sorrento è un ente ricco, ma la città è caotica, disordinata, indisciplinata, senza regole, inquinata con strade malconce, con una illuminazione terzomondista, un centro storico che appare come un suk, pervasa dal fetore delle patate fritte e dagli olezzi delle cucine, con i siti archeologici e storici abbandonati al pari di quelli naturalistici, una periferia degradata, malservita ed abbandonata. Di chi la colpa di tutto ciò?  Degli amministratori certamente, che tutto hanno consentito e consentono senza regola e disciplina, ma anche e forse principalmente di chi, preferendo prostrarsi al potente di turno piuttosto che esercitare i propri diritti, ha dapprima scelto e poi confermato alla guida della città la peggiore amministrazione di sempre!

Questo è uno slogan da lei coniato e che traduce immediatamente quanto lei sostiene. Ma veniamo al caso del Conservatorio…

Conservatorio S.M. delle Grazie
Conservatorio S.M. delle Grazie

“La vicenda del Conservatorio di S.M delle Grazie è sintomatica del “sistema” operante nella Città e, salvo l’auspicabile revoca del permesso a costruire, troverà sbocco nel rilascio dell’autorizzazione all’esercizio di una attività turistico-ricettiva ammantata sotto la forma della suggerita destinazione ad “Ostello”. Non è mia abitudine fare del falso moralismo e, quindi, non addito chi nel promuovere la propria iniziativa imprenditoriale ha mostrato totale disamore per la città di cui è figlio (fatti suoi)… Punto il dito “accusatore” contro chi a tali iniziative dovrebbe porre un argine e invece addirittura le agevola preconizzando e indicando le soluzioni.  Il Sindaco e i dirigenti del Comune che, ex legge, hanno il compito/dovere di tutelare l’interesse pubblico e collettivo, nell’occasione si sono distratti. Il rilascio del permesso a costruire, prodromico dell’ennesima speculazione su beni vincolati, desta perplessità e dubbi anche sotto il profilo della legittimità che potrebbero essere sgomberati ove si potesse dare una serena risposta a determinati interrogativi…”

Quali interrogativi? A cosa si riferisce?

Giuseppe Cuomo
Giuseppe Cuomo

“Perché il Sindaco non ha revocato il mandato dei componenti del CDA del Conservatorio, da Egli nominati, pur avendo accertato che il contratto locazione in favore del privato è stato approvato non in presenza di tutti i componenti del consiglio, come invece previsto dallo statuto dell’Ente per tal tipo di deliberazione? Perché il Sindaco non ha sollecitato il dott. Sarno ad esprimere parere in ordine alla legittimità di detta deliberazione anche sotto tale profilo? L’autonomia gestionale del Cda del Conservatorio non sembra escludere il potere/dovere del Sindaco di esercitare il suo potere di controllo sull’attività dell’Ente e sul risultato del suo operare, specie se non conforme alle norme statutarie dell’Ente. Nel permesso a costruire si legge che gli interventi edilizi assentibili sull’immobile in questione, ai sensi del vigente D.P.R. n° 380/01, ineriscono esclusivamente la manutenzione ordinaria e straordinaria nonché il restauro e il risanamento conservativo stante il regime vincolistico ope-legis del complesso edilizio, ma non certamente la ristrutturazione edilizia, invece indicata agli art. 3 e 4 del contratto di locazione…”.

Quindi?

“Tenuto conto che con il contratto di locazione il Cda del Conservatorio ha autorizzato il privato conduttore ad eseguire sulla porzione di immobile locata integrali interventi di ristrutturazione e che il predetto ha in tal senso prodotto istanza (prot. n. 54572 del 01/12/2017) e tenuto conto che l’Ufficio si è sentito in dovere di qualificare e interpretare l’intervento di ristrutturazione richiesto come: ”probabilmente, frutto di diffuso e consolidato uso improprio del termine “ristrutturare” dai più erroneamente utilizzato per indicare l’esecuzione di lavori edili che di fatto, invece, rientrano nell’ambito della manutenzione straordinaria”, pertanto assentibile ai sensi del vigente D.P.R. n° 380/01, potrebbe il Dirigente che ha rilasciato il permesso a costruire chiarire: se è consolidato nell’Ufficio Edilizia del Comune l’uso a interpretare la volontà contenuta nei titoli abilitativi alla richiesta di autorizzazioni edilizie e nelle richieste stesse o se si invece, l’interim affidatogli, gli ha dato spunto per introdurre nuove innovative linee guida per favorire il rapporto cittadino/Pubblica amministrazione, applicate per la prima volta al caso che occupa ma espressive del fatto che il cittadino non ha più la necessità di qualificare l’intervento edilizio che vuole realizzare in quanto a sciogliere i suoi dubbi, a correggere gli errori e a indirizzare l’intervento sulla “giusta” strada ci penserà l’Ufficio, in via autonoma….

Perché, affermata la ristrutturazione non assentibile ai sensi del vigente D.P.R. n° 380/01 e trovandosi, però, in presenza di un’istanza in tal senso formulata non è stato richiesto il deposito di una nuova progettazione per l’intervento in manutenzione straordinaria considerato anche che, come si rileva dalla cronologia documentale indicata nel permesso a costruire, il parere favorevole della Soprintendenza ai BB. AA è stato acquisito in data 7 agosto 2017 (nota prot. 12992) per cui sembra essere stato emesso in riferimento ad una progettazione “di fatto” superata dal momento che nel permesso a costruire si fa riferimento a nuovi grafici di rilievo e di progetto depositati in data 18 luglio 2018, ovvero quasi un anno dopo l’autorizzazione della BB.AA.
Infine se l’efficienza e la celerità mostrata nel rilascio del permesso a costruire è prassi costante dell’Ufficio, laddove nel caso in questione è stato agevole notare che i nuovi grafici di rilievo e di progetto (acclarati al prot. n. 33438) e il computo metrico estimativo preventivo sono stati depositati in data 18 luglio 2018 e che nel medesimo giorno non solo l’ufficio ha provveduto a quantificare gli oneri concessori dovuti, ma ha addirittura stilato il complesso ed articolato permesso a costruire che ha consentito al Dirigente di rilasciarlo il successivo giorno 19 luglio 2018. Attendo risposta, sempre pronto a chiedere scusa se ho mal compreso l’aspetto tecnico, nella certezza di non avere errato nella valutazione politica dell’assenso all’intervento”. (Red. PinP)

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