A proposito di sanità e Ospedale di Sorrento una riflessione del dott. Fernando Fiorentino
Ho letto l’articolo sull’incontro nella sala consiliare del Comune di Sorrento sulla sanità in Penisola. Su questo argomento mi preme fare alcune riflessioni personali per due motivi principali: il primo perché sono un medico che opera da quasi 30 anni nell’ospedale di Sorrento, sono figlio di questa terra e sento molto forte il sentimento di appartenenza al territorio; il secondo invece è un motivo affettivo perchè negli anni ’50 due giovani professionisti sorrentini, dopo aver svolto la loro attività professionale, si riunivano di sera e fino a notte inoltrata, a titolo completamente gratuito, nell’ufficio dell’architetto Fiorentino per studiare il progetto del futuro Ospedale di Sorrento ognuno per le proprie competenze. Questi due professionisti erano appunto l’architetto Antonino Fiorentino responsabile del progetto ed il dott. Antonino Fiorentino, mio padre, che curò la parte organizzativa e sanitaria. La prima pietra per la realizzazione dell’opera fu posta il 10 dicembre 1960.
Ho letto che la sanità in Penisola “è una schifezza…” ed ancora che “la gente ha paura di ricoverarsi a Sorrento…” e che viene “…assolta solo la Cardiologia”. Mi dispiace che la professionalità, l’impegno e la passione che molti di noi infondiamo nel lavoro quotidiano con tutte le continue difficoltà siano completamente ignorate.
Non voglio nascondere le criticità, le carenze strutturali ed organizzative del nostro Ospedale ma non si può fare sempre di tutta l’erba un fascio: perchè non sarebbe giusto per i tanti professionisti che si sacrificano cercando di garantire discreti livelli di assistenza.
Le carenze strutturali della Radiologia ormai risalgono a periodi ben più antichi. Attualmente il reparto si trova nel sottoscala dove in passato c’erano la cucina, la sartoria e vari depositi, con lavori fatti frettolosamente e in modo superficiale, ma confidiamo nelle capacità del nostro Primario e della Direzione generale affinchè il reparto venga in un prossimo futuro collocato logisticamente nella cosiddetta Area di Emergenza sullo stesso piano del Pronto Soccorso e della Rianimazione per l’ottimizzazione della gestione del paziente politraumatizzato.
Inoltre mi risulta che i reparti di Ortopedia e di Chirurgia siano stati rinnovati e per alcuni di essi potenziati gli organici.
Devo tristemente rilevare che urge un intervento di rifacimento della facciata esterna che risulta palesemente ammalorata. Per la verità non è mia intenzione entrare nelle dispute politiche perchè non ne ho né la voglia né la competenza, ma occorre fare un po’ di chiarezza per lo meno per quanto riguarda la Radiologia di Sorrento.
Il nostro reparto di Diagnostica per immagini, diretto dal Primario Ordinario dott. Sabato Esposito, nonostante le criticità strutturali e di risorse umane, riesce con professionalità e spirito di sacrificio, talvolta anche con turni estremamente faticosi, a garantire ancora tutte le prestazioni previste sia per i ricoverati sia per i pazienti ambulatoriali, con esami TC, di radiologia tradizionale, ecografie. A ciò si devono aggiungere lo screening mammografico e lo screening ecografico per la diagnosi precoce dell’aneurisma dell’aorta addominale.
Per quanto riguarda le risorse umane ad onore del vero la Direzione Generale ha cercato di integrare l’organico con convocazioni da graduatoria degli specialisti ambulatoriali, ma allo stato nessuno ha accettato. La sorte si accanisce contro di noi! Il mio sogno di cittadino e professionista è che tutte le istituzioni, associazioni e forze sociali ed economiche del territorio attivino sinergie per riportare lustro a questa struttura che è stata per oltre 50 anni il vanto ed il fiore all’occhiello del Comune di Sorrento e di tutta la Penisola.