A Meta parcheggi illegittimi, il TAR dà ragione ai VAS e boccia il Comune
La sentenza del TAR Campania che accoglie i ricorsi dell’Associazione VAS contro le due autorimesse su Corso Italia è un duro colpo, oltre che per i diretti interessati (i privati interessati all’operazione), per l’Amministrazione del Sindaco Giuseppe Tito che vede sconfessata su tutta la linea l’azione amministrativa e la difesa adottata in sede di giudizio. Della vicenda se ne è molto discusso per l’impatto che l’opera avrebbe prodotto sulla Corso Italia e quindi con effetti sulla viabilità principale, ma anche per le valutazioni tecniche che non hanno mai convinto gli oppositori dell’intervento che ha visto, oltre ai VAS, anche le denunce del WWF Terre del Tirreno all’autorità giudiziaria.
A mettere la prola fine sull’operazione ci ha pensato però il TAR della Campania a seguito dell’articolato, doppio ricosrso dei VAS che ha prodotto anche un altro significativo effetto: confermare l’inerzia dell’Opposizione che, anzi, si era espressa in favore dell’opera. Ne scaturisce che la tutela di un interesse pubblico è stato perpetrato soltanto grazie all’iniziativa dell’Associazione ambientalista che, impugnando gli atti prodotti dal Comune, ne ha ottenuto l’annullamento. La vicenda è più grave sul piano politico anche per il fatto che una delle due autorizzazioni riguardava una società di cui è partecipe il vice sindaco Pasquale Cacace per cui l’intero operato dell’Amministrazione risulta doppiamente bocciato dopo il pronunciamento del Tar.