Il Sorrento Calcio promosso in Serie D, successo ad Avellino
Il Sorrento al “Partenio-Lombardi” di Avellino corona una stagione da favola vincendo lo spareggio-promozione contro il quotato Agropoli e dice addio al campionato Regionale di Eccellenza. 100 minuti di interminabile e infinita passione sul campo e sugli spalti per un’apoteosi rossonera dopo una serie di annate contraddistinte da rabbia e delusione. Sorrento torna sul palcoscenico calcistico nazionale conquistando la promozione in serie D attraverso il capolavoro tecnico dell’allenatore “sorrentino doc” Antonio Guarracino, capace di plasmare un gruppo a sua immagine e somiglianza che nella gara decisiva del “Partenio-Lombardi” ha sciorinato una prestazione perfetta fatta di grinta, coraggio, attenzione, ordine tattico e uno straordinario senso di appartenenza.
Il favoritissimo Agropoli resta annichilito dai terribili giovani rossoneri, assoluti padroni del campo per gran parte della contesa e sostenuti incessantemente dai fedelissimi tifosi costieri. La posta in palio ha un peso pesantissimo ed i primi 20 minuti di gioco sono tutti dedicati ad uno studio reciproco, con un maggiore predominio territoriale della compagine cilentana che serve al Sorrento per prendere le giuste misure al proprio avversario. L’intervento del giovane portiere sorrentino Leone (classe 2000) sul colpo di testa ravvicinato di Maione equivale alla sveglia rossonera che iniziamo a guadagnare metri ed intraprendenza con il passare dei minuti. Il giovane Bozzaotre (anche lui classe 2000) è una spina nel fianco dell’Agropoli ed al 34′ sguscia via agli avversari, costretti ad atterrarlo in area, ma il direttore di gara clamorosamente non fischia la massima punizione.
Allo scadere della prima frazione è prodigioso invece il volo del portiere dei cilentani Spicuzza all’incrocio dei pali per negare l’eurogol a capitan Alfonso Gargiulo, bravissimo a superare due avversari in slalom e concludere col destro dal limite dell’area. Bomber rossonero a cui viene negato un altro rigore in avvio di ripresa: evidentissima la trattenuta di Hutsol al centro dell’area sul cross al bacio di Cretella dalla corsia destra. Nonostante gli episodi “negativi” il Sorrento non perde mai la testa, anzi, tiene sempre altissima l’asticella della concentrazione e lo dimostra la parata di Leone sul colpo di testa di Pascuccio nell’area piccola. Nel finale, l’ingresso di Cifani aggiunge peso all’attacco rossonero e maggiori preoccupazioni alla retroguardia cilentana ed è proprio da una punizione guadagnata dall’esperto attaccante che nasce l’episodio che decide la gara.
Lopetrone intercetta la sfera col braccio e questa volta il direttore di gara non può lasciar correre, decretando il calcio di rigore per il Sorrento al minuto 87′. Sul dischetto va l’ex Guarro ma Spicuzza è superlativo nella respinta. La sfera arriva sui piedi di Cifani che in posizione defilata mette forte al centro dove il neo-entrato Di Deo insacca nella propria porta, nel tentativo di anticipare il tap-in vincente di Guarro. Gioia sorrentina incontenibile per un gol che può valere l’intera stagione ma restano da giocare due minuti più un super-recupero di otto minuti. Molti dei quali trascorsi nell’area di rigore rossonera, dove presenzia in maniera fissa anche il portiere Spicuzza per l’assalto disperato finale ma a scongiurare i supplementari basta l’intervento provvidenziale di Guarro sulla linea.
Al triplice fischio sono lacrime per tutti. Di disperazione per l’Agropoli, costretto ad affidare le sue speranze alla lotteria dei play-off. Di gioia immensa per il Sorrento, una squadra capace di regalare di nuovo grandi emozioni al popolo rossonero con un campionato partito malissimo (3 sconfitte di fila) e chiuso con un thriller dopo aver evaporato un vantaggio di 8 punti, maturato con una straordinaria rincorsa vincendo contro 13 delle 14 avversarie del girone. (comunicato stampa)