Il Reddito di Cittadinanza in Campania l’ha inventato e pagato Bassolino dal 2004…
Una delle proposte programmatiche del Movimento 5 Stelle che ha incontrato maggiori opposizioni e critiche da parte del PD e di Forza Italia, ma anche di una larga fetta della stampa, è stato il Reddito di Cittadinanza, cioè l’attribuzione a soggetti inoccupati o disoccupati di un reddito mensile a tempo onde consentirgli di maturare esperienze di professionalizzazione e di cogliere opportunità di reinserimento lavorativo. Nulla a che vedere con il cosiddetto stipendio ai fannulloni…Piuttosto un sostegno a tempo determinato e subordinato al rispetto di certe condizioni. All’indomani dell’esito vittorioso delle elezioni politiche da parte del Movimento 5 Stelle è stata sceneggiata una vera e propria presa in giro degli elettori, soprattutto meridionali (che hanno votato in massa per il M5S), che avrebbero preso d’assalto le sedi di patronati e caf per compilare il modulo con cui richiedere questo reddito di cittadinanza.
Un vero e proprio sciacallaggio cui non si è sottratta anche la Penisola Sorrentina come hanno riferito certe cronache. Ebbene a scorrere l’albo pretorio del Comune di Sorrento si scopre che il Reddito di Cittadinanza è una realtà come tale denominata, riconosciuta e assegnata da tempo con l’impegno di cospicure risorse finanziarie da parte della Regione Campania. A leggere la Determina N°560 dell’11 aprile 2018 adottata dal Piano Sociale di Zona, comune capofila Sorrento, si scopre che la Regione Campania ha approvato una legge che ha istituito in via sperimentale il Reddito di Cittadinanza: la L.R. n. 2 del 19.02.2004 pubblicata sul B.U.R.C. n. 8 del 23.02.2004. Tale legge prevede e considera il Reddito di Cittadinanza quale “prestazione concernente un diritto sociale fondamentale“.
La firma in calce a questa legge è dell’allora governatore campano Antonio Bassolino initerrottamente alla guida della Giunta Regionale dal 18 maggio 2000 al 17 aprile 2010 (due consiliature pari a 10 anni). Per il primo mandato quale esponente dei Democratici di Sinistra e leader dell’Ulivo in Campania; per il secondo alla testa de L’Unione delle forze del centro-sinistra. Sempre in questo atto si legge che la Giunta Regionale della Campania, con Deliberazione n. 406 del 13.03.09 “Sperimentazione del Reddito di Cittadinanza – Indicazioni per l’annualità di proroga e programmazione delle risorse per la 4° annualità” all’allegato A ha dato indicazioni agli Ambiti Territoriali ed ai Comuni d’Ambito per l’attuazione della annualità di proroga del Reddito di Cittadinanza.
La Giunta Regionale ha impegnato oltre 500mila euro (519.866,70€ circa) l’anno riconoscendo la somma di € 350,00/mese a 247 cittadini dell’ambito peninsulare considerati idonei-beneficiari. Nella terza annualità di assegnazione del Reddito di Cittadinanza campano a seguito di controlli effettuati dalla Guardia di Finanza sono stati sospesi e revocati dall’assegno 39 persone, circostanza per la quale le economie venutesi a creare dovranno essere restituite alla Regione da parte del Comune di Sorrento fino alla 4° annualità per una somma totale di € 297.517,44.
E’ legittimo interrogarsi sul perchè la Regione Campania ha potuto gestire questa ingente mole di risorse attraverso gli ambiti territoriali dei Piani Sociali di Zona sperimentando così forme di sostegno al reddito che ricalcano, anche nella denominazione, la proposta del Reddito di Cittadinanza dei 5 Stelle senza che nessuno abbia mai sollevato dubbi o si sia scandalizzato sull’opportunità di tale iniziativa. Questa spesa ha funzionato da ammortizzatore sociale nell’evoluta e moderna Penisola Sorrentina? Invece se ne dovrebbe sapere qualcosa di più sull’impatto che questa legge ha prodotto in Campania! (Red. PinP)