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Politica in stallo…non c’è maggioranza. Otto spunti di riflessione!

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elezioni-politicheDopo 54 giorni l’Italia non ha ancora una maggioranza politica in grado di esprimere un governo. Oggi si riparte da un’ipotesi d’intesa tra il Movimento 5 Stelle e il PD, ma la Lega di Matteo Salvini ha fatto sapere di essere pronto, dopo il voto di domenica in Friuli Venezia Giulia, a riaprire il confronto con i 5Stelle. E’ il caso di riflettere su alcune questioni, diciamo così, pregiudiziali.

1) La legge elettorale detta legge-Rosato, dal nome del capogruppo PD che l’ha ispirata, è stata studiata e votata da Pd e centro-destra con l’intento di estromettere dalla partita post-elettorale proprio il M5Stelle.

2) questa legge privilegia le coalizioni di partiti per cui il centro-destra con Lega-Forza Italia-Fratelli d’Italia ha ottenuto la maggioranza dei voti. Il M5S si è presentato da solo alle elezioni classificandosi al secondo posto, se consideriamo il voto di coalizione per cui il centro destra somma i voti di 3 partiti; è invece primo in assoluto come forza politica che ha ottenuto il maggior numero di voti in assoluto.

3) il PD uscito clamorosamente sconfitto dalle elezioni è comunque il secondo partito in percentuale di voti, ma che diventa terzo rispetto al Movimento 5 Stelle e al Centro-Destra.

4) A questo punto se due componenti di questo trittico non superano il momento dello scontro elettorale per verificare la fattibilità di una maggioranza di governo, non c’è altra strada per il Presidente Sergio Mattarella di sciogliere le Camere e indire nuove elezioni, tanto più che sia Lega sia M5S non sono disponibili a sostenere un cosiddetto “governo del Presidente“.

5) Un ritorno alle urne sempre con la legge-Rosato significa cambiare di poco o nulla le percentuali elettorali di tutte, o quasi, le parti in causa col risultato di ritrovarsi nella stessa condizione di oggi.

6) Un Parlamento che vari una nuova legge elettorale, così come oggi uscito dalle urne, è in grado di dar vita a un nuovo sistema di voto che premi il vincitore delle urne attribuendogli un premio di maggioranza indispensabile per fare il governo? Probabilmente no, perchè occorrerà scegliere se il premio di maggioranza debba essere riconosciuto alla coalizione vincitrice o al partito vincitore!

7) Nella prima repubblica partiti e leader discutevano e si scontravano forse con maggior pudore, senza l’assillo dei media come oggi e soprattutto senza social amplificatori di qualunque news! Riuscivano a mascherare le trattative di potere, di correnti e di lobby con questioni di natura programmatica di cui oggi, invece, non si parla perchè tutti sono ancora e soltanto a discutere di ipotetiche alleanze!

8) Qual è la mossa in grado di farci uscire dalla condizione di stallo in cui si è consegnata la politica italiana? Questo dovrebbero sforzarsi di farci capire opinionisti, politologi e commentatori che quotidianamente invadono le nostre case dallo schermo televisivo senza mai offrire, oltre alle analisi, un’ipotesi di soluzione al dramma in cui versa la politica di questa fantomatica terza repubblica italiana!

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