Piano di Sorrento

Piano di Sorrento, ancora frane a Ponte Orazio…sfiorata la tragedia

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strada-sbarrataPIANO DI SORRENTO – Ancora una frana…ancora una tragedia sfiorata…ancora Ponte Orazio! Il dissesto dell’area rurale che sovrasta il Vallone di Lavinola aumenta e con esso i disagi di chi risiede nel borgo. Stamane all’incirca alle ore 13 è collassato un costone tufaceo all’interno del vallone ostruendo la strada d’accesso ad alcune abitazioni. Sul posto sono immediatamente intervenuti i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile, i Carabinieri, la Polizia Municipale con l’Ufficio Tecnico insieme al Sindaco Vincenzo Iaccarino e al suo Vice Pasquale D’Aniello. Accertato che non ci fossero persone sotto le macerie, i Vigili del Fuoco hanno lavorato a lungo per liberare tre cani e in particolare una cagnetta gravida il cui recupero è stato particolarmente lungo e gravoso ma che è andato a buon fine per la soddisfazione di tutti.

frana-ponte-orazioI tecnici comunali con i Vigili Urbani hanno svolto i sopralluoghi nell’intera area interessata allo smottamente con l’attivazione dello stato di emergenza che ha portato all’interdizione dell’accesso alla strada interessata dalla frana per cui le 3 famiglie ivi residenti, per un totale di 13 persone, hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni per essere ospitate per una settimana presso il Convento delle Suore Agostiniane. Anche le famiglie degli immobili sovrastanti all’area franata sono state sgomberate per scongiurare qualunque pericolo e in attesa di accertamenti. Il Sindaco ha immediatamente allertato il Genio Civile e la Protezione Civile Regionale diretta dall’arch. Massimo Pinto per verificare la situazione. Nelle prossime ore si verificherà il da farsi trattandosi di un’area privata e pertanto gravando sui proprietari l’obbligo degli interventi di messa in sicurezza. Intanto sui social compaiono le immagini delle dichiarazioni del Presidente della Regione Vincenzo De Luca che nel dicembre 2016 proprio a Piano di Sorrento annunciò lo stanziamento di fondi regionali per il risanamento e per la messa in sicurezza dei due valloni.

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