Provincia di Napoli,  Sorrento

Sorrento, accoglienza immigrati “Corridoi Umanitari”

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Mons Francesco Alfano
Mons Francesco Alfano

SORRENTO – Dopo un lungo percorso di Preghiera, di ascolto della Parola di Dio e di riflessione della Comunità Diocesana con il suo Pastore Mons. Alfano Francesco, sul tema dell’ACCOGLIENZA per gli immigrati è finalmente giunto il momento dell’effettivo arrivo di questi nostri fratelli più deboli. I “Corridoi umanitari” sono canali Sicuri e Legali e GRATUITI per lo Stato di arrivo dei migranti con particolari situazioni di vulnerabilità e l’Etiopia è attualmente il Paese che accoglie il maggior numero di rifugiati in Africa, si stima che siano 850.000 persone di tutto il CORNO D’AFRICA: Eritrea, Sud Sudan, Kenia, Somalia, Yemen.
E’ un Progetto che ha già realizzato la Comunità di Sant’Egidio (dal Campo della Giordania ) e che sta realizzando la CEI (Conferenza Episcopale Italiana) con la Caritas Italiana e Migrantes per altre 500 persone selezionate nel Campo dell’Etiopia .
CORRIDOI UMANITARI HANNO questi OBIETTIVI:
– Evitare viaggi con i Barconi nel Mediterraneo che hanno già provocato un numero altissimo di MORTI tra cui molti Bambini…(15mila morti in tre anni);
– Impedire lo Sfruttamento dei trafficanti di Uomini che fanno affari con chi fugge dalle guerre o dalle miserie…
– Concedere a persone in condizioni di “ Vulnerabilità “ : vittime di persecuzioni, torture e violenze, famiglie con bambini, anziani, malati, persone con disabilità, un INGRESSO LEGALE sul territorio Italiano con VISTO UMANITARIO e la possibilità di presentare successivamente domanda di Asilo.
– E’ un MODO SICURO per tutti: per loro e per noi,perché il rilascio dei visti umanitari prevede i necessari controlli da parte delle Autorità locali e Italiane.
– In Italia su 220 diocesi hanno risposto, fino ad ora, UN TERZO. Molte altre Diocesi sono già impegnate all’Accoglienza con i CAS e gli SPRAR.

La nostra Diocesi accoglierà 19 persone di nazionalità sudsudanese ed eritrea presso l’ex seminario arcivescovile di Sorrento e presso una Famiglia di Castellammare disponibile all’accoglienza.
* 15 le persone che si fermeranno a Sorrento: quattro bambini, tre adolescenti, quattro genitori, quattro adulti.
IL PONTE” è il nome scelto per questa opera segno, quasi a voler rimandare a quello che l’uomo riesce a costruire per superare le difficoltà. I beneficiari arriveranno il prossimo 27 febbraiopresso l’aeroporto di Roma -Fiumicino.
Queste persone arriveranno regolarmente con un visto a territorialità limitata per motivi umanitari, pertanto una volta stabilitisi inizieranno le procedure per la richiesta di protezione internazionale.
L’accoglienza sarà organizzata con le regole di un altro progetto di Caritas italiana: “Protetto rifugiato a casa mia”, ovvero i beneficiari, durante la giornata, verranno affidati alle comunità parrocchiali. I parroci si impegneranno a trovare una famiglia tutor, ossia persone che si renderanno disponibili ad accompagnare i beneficiari nel percorso di accoglienza e integrazione e che si interfacceranno con gli operatori della Caritas diocesana che curerà i numerosi aspetti giuridici , pratici e di mediazione culturale che riguardano l’ACCOGLENZA creando una RETE di sostegno nel nostro territorio.
Tutto il processo: Accoglienza, protezione, promozione e integrazione sarà accompagnato dalla CARITAS DIOCESANA con un Tutor di Caritas Italiana. (comunicato stampa)

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