Tito il più forte nell’uninominale, ma c’è chi non lo vuole candidato!
Passano le ore e sale la tensione nei partiti per l’individuazione dei candidati alle imminenti elezioni politiche. Ieri, come previsto, si è svolto un incontro a Castellammare tra una delegazione del PD della Penisola Sorrentina e quella stabiese guidata da Nicola Corrado, ma è stata fumata nera. Anzi fonti stabiesi riferiscono di un atteggiamento poco disponibile da parte del PD peninsulare a rinunciare alle proprie designazioni. Tutto rinviato all’incontro di domani con il segretario provinciale Massimo Costa che ha allargato l’incontro a tutti i segretari dei Comuni del collegio in modo da assicurare il massimo coinvolgemento delle parti in causa su questa decisione.
L’indicazione di Giuseppe Tito, oltre a quella di Giovanna Staiano, da parte dei circoli peninsulari ha provocato più di un mal di pancia! Anche se a garantirlo c’è sempre il gruppo dell’ex consigliere regionale Tonino Amato per il Sindaco di Meta la strada sembra un poco essersi complicata anche se viene considerato il “più competitivo” sull’uninominale. Nel PD si dà per scontata la sconfitta in Campania dove il partito prevede di racimolare 14 o 15 eletti. Nell’uninominale la partita è complicatissima, ma qualcuno potrebbe spuntarla a Napoli o a Salerno. Sono molti anche i consiglieri regionali del PD che intendono candidarsi al Parlamento, fra questi Antonio Marciano che ha guidato la rivolta congressuale a fianco di Nicola Oddati contro la componente di Mario Casillo che ha fatto eleggere Massimo Costa.
Ora si lavora per garantire i seggi sicuri in proporzione alle diverse aree e in questo senso ha ripreso quota anche la candidatura di Luca Mascolo, sindaco di Agerola e presidente dell’EIC, che però punterebbe al listino. Partita complicatissima anche per la recente apertura del Movimento 5 Stelle a candidature espressioni dei territori nell’uninominale, dove anche esterni al Movimento che ne condividano il progetto politico potranno candidarsi. Ce la farà Tito a spuntarla forte del sostegno della Penisola Sorrentina e della componente di Amato? Il punto interrogativo è d’obbligo, ma al momento non sembrano disponibili altri nomi di egual peso politico-elettorale. Dal canto suo Tito è già in campagna consapevole che la partita per Montecitorio è tutta da giocarsi casa casa con la gente, esercizio in cui non ha rivali! Stando ai sondaggi quella di Tito all’uninominale resta la candidatura più competitiva anche perchè i possibili concorrenti, Cuomo e Sagristani per intendersi, non hanno intenzione di misurarsi nel risiko uninominale! (N.L.)