Candidature PD, nelle mani dei Segretari i destini elettorali di Tito e Staiano
I destini elettorali di Giovanna Staiano, vice sindaco di Massa Lubrense, e di Giuseppe Tito, sindaco di Meta e Consigliere Metropolitano, sono nelle mani delle segeterie dei circoli PD della Penisola Sorrentina che per tutto questo week-end si sono confrontati per trasmettere le designazioni ufficiali al Segretario Provinciale Massimo Costa sulla base di quanto convenuto nell’incontro svoltosi a Napoli con tutti i rappresentanti di collegio.
L’ascolto del territorio per Costa rappresenta un passaggio politico significativo per una segreteria che, nonostante i problemi delle contestazioni congressuali (ancora da definirsi in sede giudiziaria) vuole cambiare il modo di far politica in un PD devastato dagli scontri intestini e che vorrebbe proiettarsi sugli scenari politici partenopei con una dimensione nuova in grado di proporre una credibile alternativa per la guida del Comune di Napoli quando si tornerà alle urne.
In questo senso Costa interpreta l’ansia del territorio ad essere più protagonisti di scelte politiche, ma anche elettorali, quantunque le decisioni finali competono alla segreteria regionale campana e, in ultimo, al segretario nazionale Matteo Renzi che chiuderà la partita poco prima del 25 gennaio. Fonti attendibili però riferiscono che gran parte dei giochi sono ormai fatti, cioè le “candidature blindate” sono state individuate e non ci sarà verso di cambiarle. Chi vuole giocarsi qualche chance deve misurarsi nell’uninominale e per questo il Partito cerca candidature rappresentative dei territori, collaudate anche sul piano elettorale e disponibili a mettersi realmente in gioco per attrarre gli elettori e far salire percentuali che, al momento, non fanno dormire sonni tranquilli al PD.
Staiano e Tito rappresentano due volti dello stesso partito: la prima con un forte radicamente nella sua Massa Lubrense paga lo scotto di una militanza dell’ultim’ora che fa storcere il naso all’ala dura e pura del PD peninsulare; il secondo è senza dubbio l’esponente più rappresentativo del PD peninsulare gravato da un problema giudiziario dal quale è sicuro di uscire pulito, ma che ne sta condizionando le chance insieme al riacuirsi di fibrillazioni nel PD metese. Resta il candidato più forte che il PD è oggi in grado di esprimere per giocarsi la partita nelle urne.
Altre ipotesi di candidatura non sono emerse, almeno fino a questo momento, e i Circoli dovrebbero quindi indicare e sostenere questi due nominativi per una possibile, ma non scontata investitura. Oggi sul quotidiano Metropolis il segretario Dem di Meta, Paolo Trapani, ha espresso forti perplessità sul nominativo di Tito anche per le utime vicende interne. Nel PD sorrentino ci sono mal di pancia nel sostenere la candidatura di Tito, mentre va alla grande quella della Staiano.
Più defilati appaiono gli altri circoli forse per calcoli interni e correntizi, mentre non si hanno notizie di due voci elettoralmente significative come quelle dei consiglieri santanellesi Pietro Gnarra e Antonino Coppola di cui sembrano essersi perse le tracce. Casilliani doc, forse non vedono di buon occhio la candidatura di Tito per cui la partita l’hanno lasciata giocata tutta alla segretaria Lucia Gargiulo. Insomma l’impresa è ardua e la costruzione di un’unità politica territoriale al di là da vanire! (Red. PinP)
Un commento
Giovanni
E’ tutto un caos in questo PD della Penisola. E poi Gnarra ha già dichiarato su Agorà che si ritira alle prossime elezioni per cui aspettiamo a questo punto che si ritira pure Coppola