Massa Lubrense, le dimissioni di Di Prisco pongono una serie di interrogativi politici!

MASSA LUBRENSE – La lettera di dimissioni di Pietro Di Prisco dal consiglio comunale a seguito della revoca della delega assessoriale da parte del Sindaco Lorenzo Balducelli ha pochi procedenti nella storia politica non solo lubrense, ma peninsulare. Infatti Di Prisco non solo ha contestato politicamente la decisione del primo cittadino lasciando balenare l’ipotesi di una specie di “regolamento di conti” interno alla maggioranza, ma ha minuziosamente documentato tutto il lavoro svolto dall’atto di nomina a conferma che la decisione di Balducelli sarebbe stata dettata da ben altre considerazioni che non quelle di un semplice avvicendamento interno.

Di Prisco avrebbe potuto, più comodamente, ritagliarsi un proprio spazio all’opposizione! Invece con la sua decisione ha dimostrato di rispettare il voto degli elettori concludendo anticipatamente l’esperienza consiliare nella compagine di Balduccelli: il che non significa una rinuncia definitiva all’impegno politico-amministrativo nella prossima tornata elettorale. Balduccelli così ha commentato la decisione del suo ex assessore: “Confermo quanto affermato pubblicamente pochi giorni fa nei confronti di Pietro di Prisco: lo ringrazio per l’impegno che ha profuso fino ad ora nella gestione della delicata delega alla manutenzione -dichiara il sindaco di Massa Lubrense Lorenzo Balducelli- e per i risultati ottenuti in questi due anni e mezzo. Nonostante sia addolorato per la sua scelta, la rispetto. Immutata resta la mia stima nei suoi confronti. Il nostro lavoro prosegue e salda è la nostra determinazione a continuare ad amministrare con onestà e serietà Massa Lubrense”.
Secondo indiscrezioni la scelta di Balduccelli sarebbe stata dettata dal pressing esercitato da Sergio Fiorentino che insieme alla vice sindaco Giovanna Staiano e al consigliere Michele Giustiniano incarnerebbero la componente interna già proiettata verso le prossime amministrative e che quindi scalda i muscoli in preparazione del ritorno alle urne ma senza Balduccelli. (Red. PinP)