Sant’Agnello alle urne, il problema di Sagristani è la mancanza di un vero avversario!
Abbiamo condotto un sondaggio sul prossimo appuntamento elettorale a Sant’Agnello, nella primavera 2018, quando si dovrà rinnovare il Consiglio Comunale eleggendo il nuovo sindaco dopo il quinquennio di Piergiorgio Sagristani che, complessivamente, raggiunge i 3 mandati e si conferma in assoluto il più longevo tra i Sindaci peninsulari degli ultimi trent’anni. Quale sarà l’esito della consultazione popolare secondo i Santanallesi è quasi superfluo chiederselo: la riconferma del Sindaco uscente secondo l’80% degli interpellati. La prima sorpresa viene però dalla risposta alla seconda domanda del sondaggio: perchè Sagristani sarà riconfermato sindaco? E qui il giudizio è anch’esso largamente maggioritario, il 65%, e stranamente diventa a sua volta una domanda: “…E chi può prendere il suo posto?“.
Prima che per i meriti per l’attività svolta durante i cinque anni che volgono al termine, la sua rielezione è frutto della diffusa convinzione che non esista un candidato alternativo all’attuale primo cittadino in grado di competere realmente nelle urne. Il sondaggio potrebbe anche concludersi qua perchè quello che manca alla comunità santanellese rispetto alle altre realtà peninsulari è l’interesse o la voglia di cambiare gioco e giocatori, a cominciare dal sindaco che è riuscito a realizzare quello che è il sogno di qualunque politico: smorzare e gestire il dissenso civico proponendosi nei panni di un sindaco-papà e senza alternative in una cittadina praticamente sagristanizzata! Questo è soprattutto un demerito altrui, cioè di un personale politico inconsistente nella proposta alternativa e quindi incapace di contendere la leadership amministrativa al Sindaco uscente.
Con ancora un’altra differenza: questa volta le frange del fisiologico dissenso civico troveranno una sponda e una voce nella lista del Movimento 5 Stelle che ha già individuato il candidato sindaco e che si appresta a scendere in campo per conquistarsi un proprio spazio elettorale sufficiente a promuovere in Consiglio la rappresentanza istituzionale del Movimento sulla scia di quanto già realizzato, per ora, solo a Piano di Sorrento. Non è perciò un caso l’interessamento di una folta pattuglia di Parlamentari 5 Stelle che sta concentrando iniziative in particolare su S. Agnello e su Meta. Avversari politici che indubbiamente non intimidiscono Sagristani il quale, anzi, dalla polverizzazione dei concorrenti può trarre soltanto vantaggio, trasformando in una “passeggiata” anche la prossima consultazione elettorale.
Nella quale lo si potrebbe addirittura veder impegnato anche sul fronte politico nazionale all’indomani dell’adesione al Movimento “Sviluppo e Territorio” di Alfonso Longobardi. A farlo decidere se compiere o meno questo passo sarà la nuova legge elettorale in permanente gestazione, ma che, presumibilmente, vedrà la luce entro l’autunno dovendosi votare in primavera per la naturale scadenza della legislatura. A Sant’Agnello tutti gli altri sono in ritardo, in forte ritardo rispetto all’appuntamento con le urne, anche perchè la politica non la si può improvvisare a scadenza di mandato e con essa la presentazione di una credibile proposta elettorale. A meno che la situazione locale non appaia oggettivamente deteriorata! Non è, però, il caso di Sant’Agnello e sull’esito delle elezioni 2018 si accettano scommesse!