Campania,  Napoli

Antonio Marciano: “Caro Matteo, sei venuto a Napoli…perchè non ci hai incontrati?”

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di Antonio Marciano

Antonio Marciano
Antonio Marciano
renzi
Matteo Renzi

Caro Segretario Nazionale, caro Matteo Renzi, ieri hai presentato il tuo libro alla redazione de “il Mattino” e prima ancora hai fatto una visita agli Scavi di Pompei lì dove tante volte sei andato da Premier per dare gambe, testa e corpo al Grande Progetto Pompei. Sei venuto in un tempo ed in una circostanza triste per Napoli e la Campania. Penso avrai avvertito l’odore acre dell’aria, ti sarà capitato di incrociare con lo sguardo il lavoro incessante di elicotteri e Canadair impegnati nello spegnimento degli incendi. Avrai visto colonne di fumo che proprio nell’area a ridosso di Pompei tengono con il fiato sospeso le nostre comunità, da Torre del Greco a Terzigno, da Ercolano a San Giuseppe Vesuviano fino a Somma Vesuviana, Ottaviano e Sant’Anastasia per arrivare a Napoli. E poi nel cilento, nel casertano, nei comuni a Nord di Napoli, nell’area flegrea.

Napoli e la Campania sono sotto assedio di una regia criminale senza precedenti per la quantità e la vastità dei roghi. Oggi non sei più Premier ma rimani il segretario del più grande partito della sinistra italiana ed europea. E’ un onore ed una enorme responsabilità. Proprio per questo penso quanto sarebbe stato bello, importante, giusto e forte che durante la tua venuta quì avessi trovato il tempo ed il modo per incontrare il tuo partito, per fare il punto della situazione con tanti nostri amministratori, volontari, con le forze di protezione civile e dei vigili del fuoco, impegnate in un lavoro massacrante, con il governo regionale i parlamentari, i consiglieri comunali, metropolitani, regionali.
Oggi sei più libero da tanti protocolli e limitazioni. Non so perchè non ci hanno pensato i segretari provinciale e regionale. Non so perchè non ci hanno pensato i parlamentari. Non so se è venuto in mente a qualcuno a Roma. So di certo che questa occasione di incontro non c’è stata.

Caro Matteo la Campania è sotto assedio di mani criminali, di una certa politica che dice che nei tempi di Caldoro e del centro destra mai si sarebbe verificata una cosa simile, di Berlusconi che dice che “è colpa della sinistra”, del M5S che con suoi autorevolissimi esponenti nazionali va sul Vesuvio a caccia di “like”. Avremo da capire cosa, chi e perchè sta divorando pezzi di paesaggio arrecando danni inestimabili alla nostra terra. Ci sarà da capire cosa continua a mancare nella catena di comando della prevenzione, anche se siamo tutti consapevoli della portata storica di questi incendi dolosi. Siamo all’inizio dell’estate, ma già sappiamo che questa estate rimarrà la pagina più triste per il nostro paesaggio. Quando a bruciare è il Vesuvio è come se bruciasse l’immagine di Napoli nel mondo. Ecco perchè era giusto e forte se tu avessi deciso di incontrare il tuo partito che quì è debole nella sua stessa esistenza, ma è pur sempre il tuo ed il nostro partito.

Questa distanza addirittura fisica dal PD locale, la città la percepisce e soprattutto la percepisce quel mondo ampio di persone che ci hanno voltato le spalle. Il segretario del mio partito deve toccare con mano la rabbia e la paura legittima delle nostre comunità. C’è e ci deve essere sempre di più, pur tra tante oggettive difficoltà, il protagonismo delle istituzioni ma poi altrettanto importante il ruolo, la percezione, la presenza del partito. Non so perchè ma di istinto questa mattina ho voluto trasferirti queste considerazioni, magari pensando di interpretare quelle di tanti, magari per dare voce alla responsabilità che se diventa silenzio si trasforma in cinismo ed in ipocrisia. Ma quando sei in guerra non possono prevalere le opportunità del momento. Ritorna a Napoli ed in Campania, con tutta la segreteria nazionale. Fai sentire che il PD c’è, è quì dove serve, dove c’è bisogno. Ti saluto!

* Consigliere Regionale PD Campania

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